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Aspirante avvocato rifarà esami perché mancava personale adeguato

M.C., giovane donna praticante legale di Porto Empedocle rifarà la prova orale di accesso alla professione forense dopo che il Tar ha dato ragione al suo ricorso.

Dopo aver superato gli scritti l’aspirante avvocatessa non è stata dichiarata idonea per non aver superato la prova orale. Ritenendo illegittimo il giudizio espresso nei propri confronti, la giovane ha impugnato – con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia – gli atti della commissione di esame sostenendo come, nella riunione di determinazione dei criteri di valutazione e di individuazione dei quesiti da sottoporre ai candidati, fossero presenti solo avvocati e un magistrato, e non i previsti componenti del mondo accademico (professore universitario o ricercatore).

Il Tar Sicilia ha disposto “che l’amministrazione, sollecitamente ed entro trenta giorni, proceda in seduta plenaria, con la partecipazione per ogni sottocommissione dei componenti di ogni categoria prevista dalla norma: alla rideterminazione dei criteri di valutazione; alla predisposizione delle nuove domande da sottoporre alla candidata”.