L’assegno temporaneo per i figli sembrava aver risolto molte delle questioni rimaste in sospeso con gli assegni familiari. E poter garantire l’accesso al sussidio a una platea più ampia di famiglie, includendo finalmente anche i disoccupati, i liberi professionisti e i percettori del Reddito di cittadinanza. Ma è già polemica sui ritardi dell’Inps e su altre questioni burocratiche che hanno escluso un gran numero di nuclei familiari.
Il Consiglio dei ministri ha approvato nel giugno scorso l’assegno temporaneo. Un supporto per le famiglie con figli da luglio a dicembre 2021 che da gennaio dovrà essere sostituito dalla piena attuazione dell’assegno unico e universale, che semplificherà le misure a sostegno della genitorialità. La prestazione transitoria è rivolta alle famiglie in possesso dei requisiti previsti dalla legge per ogni figlio minore di 18 anni, inclusi i figli minori adottati e in affido preadottivo. E va dai 30 ai 167,5 euro per ciascun figlio in funzione della proprio reddito. Ne hanno diritto le famiglie con Isee fino ai 50mila euro (qui maggiori dettagli).
Secondo quanto comunicato dall’Inps, le richieste inoltrate entro il 30 settembre 2021 consentono ai nuclei familiari di percepire tutte le mensilità arretrate, da luglio in poi. Quelle successive, invece, comportano la loro perdita. Ma è già polemica per la lentezza nell’erogazione dei pagamenti da parte dell’Inps e per i soliti problemi burocratici che hanno comportato il ritardo delle domande di molte famiglie.
Per l’istanza, infatti, è necessario possedere la certificazione Isee, difficile da ottenere in tempi brevi nei mesi estivi, quando i Caf sono chiusi e le famiglie in vacanza.
Inoltre, la comunicazione ai cittadini non sarebbe stata particolarmente efficace, cosicché molti non sarebbero stati a conoscenza di quanto avrebbero potuto chiedere. A questi problemi si sommano le tante domande respinte da parte dell’Istituto senza chiarire adeguatamente le motivazioni e quelle che, ancora, rimangono sospese.
A denunciare le criticità è anche il Forum delle Associazioni Familiari che chiede a gran voce una proroga della scadenza, dal 30 settembre al 30 ottobre, per ricevere le mensilità retroattive da luglio a settembre dell’assegno temporaneo. E una migliore campagna di comunicazione che possa essere capillare e consentire l’accesso alle famiglie finora escluse.