La figura professionale di “assistente sanitario” nasce dopo la prima guerra mondiale in America. In Italia le prime scuole furono quelle di Roma nel 1919, di Bologna, Firenze, Milano e Torino nel 1920 e di Napoli nel 1924 nonostante ciò ancora oggi, soprattutto in Sicilia, l’assistente sanitario rimane una professione poco conosciuta.
I giovani che si laureano in questo ambito (Classe delle lauree in professioni sanitarie della prevenzione) il più delle volte, sono costretti a trasferirsi al Nord per trovare un lavoro nel loro settore.
Conosciamo meglio questa figura attraverso Salvatore Pipitone laureando in Assistenza Sanitaria, che ci spiegherà il suo ruolo e il suo contributo in questa emergenza da Covid-19 che ha messo a dura prova l’intero Sistema Sanitario Nazionale.
Chi è l’assistente sanitario?
“L’assistente sanitario è addetto alla prevenzione, alla promozione e all’educazione della salute. La sua attività è rivolta al singolo, alla famiglia, nonché alla popolazione; di fatto andiamo ad individuare quelli che sono i bisogni di salute e mettiamo in atto quelle che sono le strategie di intervento sia di tipo preventivo che di tipo educativo e/o di supporto”.
Esattamente quali sono le mansioni che svolge?
“I setting lavorativi sono vari e trasversali e si vanno ad affiancare anche ad altre professioni sanitarie. L’assistente sanitario si occupa della progettazione e programmazione delle campagne vaccinali, oltre che della gestione della seduta vaccinale, per passare alle indagini ed inchieste epidemiologiche, del tracciamento dei contatti, troviamo anche ampio spazio nella medicina del lavoro, della sorveglianza sanitaria in generale e nei consultori di famiglia. Infine, la nostra figura si occupa anche nella programmazione e attuazione degli screening della popolazione come quelli oncologici, ma non solo”.
Abbiamo parlato di campagna vaccinale e di indagini epidemiologiche, quale il contributo può dare l’assistente sanitario nel corso della gestione pandemica da Covid-19?
“A proposito della Sicilia, nella gestione dell’emergenza da Covid-19, la nostra figura è impegnata sia negli hub vaccinali per quanto riguarda la somministrazione dei vaccini anti Covid, o al fianco delle Usca per quanto riguarda la vaccinazione domiciliare o nelle RSA, o ancora il ruolo dell’assistente sanitario risulta essere importante anche per quanto riguarda l’inchiesta epidemiologica per bloccare la catena di contagio.
Purtroppo la figura dell’assistente sanitario in Sicilia non è ancora molta conosciuta, ma auspichiamo che in questo momento storico, momento in cui si stanno anche rideterminando le dotazioni organiche di Ospedali e ASP, questa figura possa trovare la giusta collocazione e dignità professionale.
Un detto dice “prevenire è meglio che curare”, questo detto rispecchia assolutamente la realtà dei fatti rispetto a quella che è la nostra figura, soprattutto in questo momento”.
Veronica Gioè