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Associazioni dei consumatori contro le assicurazioni auto con clausole vessatorie

In tema di Rc auto parte una offensiva legale congiunta che vedrà protagoniste le associazioni dei consumatori attraverso un esposto all’Antitrust contro le principali compagnie di assicurazioni operanti in Italia. A rendere nota la nuova battaglia in favore dei cittadini sono Assoutenti, Adusbef, Casa Del Consumatore, Codici, Confconsumatori, Ctcu, Movimento Consumatori, che hanno anche indetto per domani, lunedì 23 ottobre alle ore 18, una video-assemblea nazionale aperta a tutti i soggetti interessati a partire dai rappresentanti di categoria dei carrozzieri, dei periti, degli agenti di assicurazione, per affrontare il delicato nodo delle assicurazioni Rc auto.

Le clausole delle assicurazioni Rc auto

Al centro della vicenda le clausole vessatorie che le imprese assicuratrici applicano ai propri clienti sul fronte delle riparazioni dei danni ai veicoli, in piena violazione delle norme vigenti che vietano alle compagnie di imporre agli assicurati gli operatori cui rivolgersi per gli interventi sulle auto.

A finire nel mirino dell’Antitrust saranno imprese leader del settore assicurativo quali Unipol, Sara, Generali, Linear, Allianz, Itas, Prima, Reale, Italiana assicurazioni, chiamate in causa dall’esposto che le associazioni dei consumatori depositeranno in settimana all’Autorità.

La legge sulla Concorrenza del 2017 all’art.1 comma 9 prevede “per l’assicurato la facoltà di ottenere l’integrale risarcimento per la riparazione a regola d’arte del veicolo danneggiato avvalendosi di imprese di riparazione di propria fiducia” – spiegano le associazioni – Le compagnie assicurative, tuttavia, anche attraverso le reti agenziali e peritali, richiamando clausole contrattuali illegittime, condizionano pesantemente i danneggiati nella scelta del riparatore, indicando le carrozzerie presso cui eseguire obbligatoriamente gli interventi e limitando così la libertà del consumatore e il suo diritto ad ottenere una riparazione a regola d’arte. Una prassi questa vessatoria, contraria al quadro normativo comunitario in tema di concorrenza (art. 101 TFUE), e in piena violazione sia dell’art. 16 della Carta Diritti Fondamentali UE sulla libertà d’impresa, sia dell’art. 41 della Costituzione che tutela il diritto alla libera iniziativa privata.

Proprio in questi giorni alcuni emendamenti bipartisan al Ddl concorrenza hanno tentato di bloccare tale pratica illegale, ma la lobby delle assicurazioni sta agendo per ottenerne lo stop in sede parlamentare, a danno dei consumatori e della libertà d’impresa – informano le associazioni.

Foto di Arek Socha da Pixabay