Messina

Atelier sul Mare, la chiusura e la petizione: ecco cosa succede

Atelier Sul Mare verrà sanato. Questo si apprende dalle notizie lasciate trapelare dal mecenate Antonio Presti, che però spiega: “Se aprirà o meno ancora non lo so, sono troppo ferito da quel che è successo. Non meritavo quel che è accaduto, ma penso l’argomento sia chiuso. Stiamo aprendo la Scia”.

Ecco cosa è accaduto al noto sito di Castel di Tusa, in provincia di Messina.

Atelier sul Mare, cosa succede

A seguito del controllo dei Nas, il Comune di Tusa ha disposto la chiusura per tre mesi del museo albergo, i cui servizi – si legge sul sito www.ateliersulmare.com – sono sospesi “a seguito del nuovo progetto della Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte, ‘La triennale della creatività contemporanea’, che mira alla progettazione e realizzazione di spazi artistici del museo Atelier sul Mare, in collaborazione con artisti internazionali, le facoltà di architettura, gli Istituti del Design, i licei artistici e le Accademie di Belle Arti del territorio italiano”.

Alla notizia della chiusura dell’Atelier, comunque disposta a seguito di irregolarità rilevate da parte dell’Arma, le manifestazioni di solidarietà si sono susseguite numerose, portando fino a una petizione lanciata su Change.org.

“La cosa più bella, questo mi va di dirlo, è che si è ricostituita una comunità attorno alla bellezza. Parlare dell’arte è un controsenso dentro una società annichilita. Questo evento ha dimostrato però che non siamo soli, c’è una grande comunità di liberi pensatori, artisti, professionisti, che in maniera spontanea hanno ricostituito un’appartenenza nel segno della bellezza. Questa è la vera esperienza positiva di questo fatto”.

Il futuro di Fiumara d’Arte

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, avrebbe preso contatti nei giorni scorsi con il mecenate Antonio Presti.

“Con la Regione stiamo valutando il discorso della Fiumara d’Arte, che è in totale abbandono – ha spiegato il maestro Presti -. Il mio ragionamento prima degli ultimi mesi non era sul presente, ma su come lasciare il patrimonio della Fiumara al futuro. Se il problema con Atelier è servito a stimolare questa prospettiva, se vorrà essere il presidente Schifani assieme ai suoi assessori ad aiutarci, che ben venga”.

Foto da Charge.org, articolo di Chiara Borzì