ROMA – “Nessuno si permetta di dire sciocchezze sulla legalità del nostro percorso di Autonomia”.
Così come “non è vero che i cittadini verranno curati di meno per colpa dell’autonomia”.
A spiegarlo è stato il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in un’audizione alla Commissione parlamentare per le Questioni regionali nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul processo di attuazione del “regionalismo differenziato”.
Zaia ha sottolineato che “non è colpa nostra se da noi la sanità funziona bene. Sarebbe invece opportuno fare i conti in tasca a chi governa male. Noi abbiamo attivato un percorso per costruire questo progetto, presentiamo una richiesta per 23 materie che sono esattamente le materie elencate nella Costituzione e non ci siamo inventati nulla che sia al di fuori della Costituzione. Il nostro progetto è in linea con la Costituzione e con le leggi del nostro Stato. E è bene ricordare che in Italia i principi federalistici sono presenti dal 1948, poi la modifica al Titolo V è stata fatta come una sorta di istruzioni per l’uso”.
L’auspicio di Zaia è che la discussione che la discussione sull’autonomia rafforzata entri quanto prima in Parlamento, “ma non si può dimenticare che il percorso nel 2018 è già stabilito, prevedendo che ci sia un sì o un no su questo tema. Se così non fosse ci si dica chiaramente che non si vuole realizzare l’autonomia”, ha sottolineato ancora Zaia. Il Presidente della Regione Veneto ha spiegato che quello dell’autonomia è un percorso di virtuosità: “Il processo di rafforzamento dell’autonomia non è la secessione dei ricchi, né un progetto di sublimazione dell’avarizia del Nord. Stiamo semplicemente dicendo metteteci alla prova”, ha concluso.