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Autovelox Circonvallazione di Catania, La Greca: “Non tutti sono ancora attivi, ecco i prossimi passi”

Domenica scorsa, il 6 ottobre, l’ennesimo gravissimo incidente sulla Circonvallazione di Catania. Ad essere coinvolta, questa volta, è una giovane studentessa irlandese. Hannah Elizabeth, di 22 anni, è stata investita mentre faceva jogging in viale Andrea Doria, nei pressi di un attraversamento pedonale. A un anno esatto dalla morte della 18enne Chiara Adorno, avvenuta sulla stessa Circonvallazione di Catania. Il Comune è intervenuto con l’installazione e l’attivazione dei T-Red e degli autovelox. Alcuni sono già stati attivati dopo l’apposizione della rispettiva cartellonistica, ma la situazione non è ancora chiara ai cittadini.

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Incidente Circonvallazione di Catania: la dinamica

La giovane Hannah stava facendo jogging nel pomeriggio di domenica 6 ottobre quando è stata travolta sulla Circonvallazione di Catania, all’altezza di via Passo Gravina. L’automobilista responsabile si è subito prodigato per aiutarla ed è rimasto con lei fino all’arrivo dei soccorsi. Hannah è stata portata d’urgenza al pronto soccorso del Policlinico, viste le gravi condizioni in cui versava. Nella notte tra domenica e lunedì scorso ha subito un intervento chirurgico, le sue condizioni rimangono stabili, ma la prognosi è tutt’ora riservata.

Il post di Trantino

Il dolore e lo sgomento hanno colpito ancora una volta Catania. L’Amministrazione Comunale e in particolare il sindaco Enrico Trantino ha pubblicato un post Facebook in cui vengono riportate notizie in merito alle condizioni della giovane 22enne. Nello stesso, viene inoltre chiarito l’impegno dell’Amministrazione.

“L’attraversamento in cui si è verificato l’evento di ieri (domenica 6 ottobre, ndr) non c’entra nulla con quello in cui è avvenuto l’incidente lo scorso anno – spiega su Facebook il sindaco di Catania -. Su quest’ultimo, su parere unanime dei tecnici, abbiamo ritenuto sufficiente l’installazione dei t-exspeed e l’illuminazione delle strisce al momento del verde pedonale. Da quel momento tutti si fermano e rispettano il rosso e, a detta di tutti, anche per la presenza dei nuovi autovelox, la circonvallazione è in sicurezza come non lo è mai stata prima. […] Qualcuno ha commentato l’attivazione dei nuovi presidi di sicurezza (autovelox, ndr) da noi istallati sulla circonvallazione di Catania, come il frutto della nostra volontà di ‘fare cassa’. Forse, quando parliamo della vita di persone, dovremmo essere più cauti e moderati, e pensare che contravvenzionare chi non rispetti i divieti sia solo il modo più efficace per indurre al rispetto delle regole”.

Autovelox Circonvallazione di Catania: le parole di Paolo La Greca

Il Quotidiano di Sicilia ha sentito in merito il vice sindaco del comune etneo, Paolo La Greca. “Il sistema di controllo alla Circonvallazione in particolare – spiega – è caratterizzato dalla presenza di semafori t-exspeed, che sono quelli che qualora non ci si fermasse al semaforo rosso fanno una fotografia, come fosse il vigile urbano. Gli autovelox sono stati installati e completati con la cartellonistica, disposta man mano che è arrivata con la conseguente messa in funzione. Non sono tutti attivi, verranno attivati man mano, dunque saranno avviati in progressione“.

Al momento, però, non sono state definite le date di attivazione degli ultimi autovelox .”Il comando dei vigili urbani – afferma La Greca – può decidere se attivarne uno e/o disattivarne un altro, ma complessivamente sono in funzione e lo saranno. Speriamo di poterne inserire altri a breve, non ha importanza la tempistica“. Il vice sindaco specifica, inoltre, che “i cittadini catanesi devono rispettare il limite sacrosanto di 50 km/h, in tutta la città. Sia dove ci sono gli autovelox che dove non ci sono. Gli autovelox sono dei tutori che ci aiutano a ricordarci di rispettare il limite, non dei ‘nemici’ per gli automobilisti”.

“Noi ci auguriamo di non prendere mai una sola multa, – continua – né con i semafori né con gli autovelox. Se questo dovesse realizzarsi, significa che finalmente siamo rispettosi delle regole per salvarci la vita. E dico salvarci perché noi quando siamo in macchina siamo pericolosi, quando siamo a piedi siamo i soggetti che possono essere colpiti. Ma tutti allo stesso modo siamo sia pedoni che automobilisti. Percorrendo la Circonvallazione, ad esempio da Ognina a Nesima, ad una velocità di 70 km/h o ad una velocità di 50 km/h la differenza è di un minuto e mezzo. Un minuto e mezzo non cambia la vita, la salva” conclude il vice sindaco La Greca.

Immagine di repertorio