Trapani

Avviati i lavori di dragaggio nel porto trapanese

TRAPANI – Hanno preso ufficialmente il via i lavori di dragaggio nel porto trapanese, finalizzati a migliorare le condizioni di sicurezza durante l’accesso e l’ormeggio delle navi. L’intervento coinvolge l’imbocco e tutto il canale di ingresso alle aree di attracco traghetti, passeggeri e merci, e la zona centro-orientale, a partire dal molo Ronciglio, il molo Sanità, fino all’inizio del terminal aliscafi: qui i fondali saranno portati rispettivamente a una profondità di -11 e -10.

600 giorni il tempo stimato per il dragaggio del porto di Trapani

L’opera è stata aggiudicata, per un importo di 67,5 milioni del Pnrr, da un Rti composto da Rcm Costruzioni Srl, Società italiana dragaggi Spa e Tecnobuilding Srl. La consegna definitiva dei lavori è avvenuta il 2 ottobre 2023, 600 giorni il tempo stimato per l’esecuzione.

“Inutile dire – ha spiegato il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, Pasqualino Monti – che siamo felice per questo avvio. Ancora ricordo, appena insediato, il mio primo incontro con la portualità trapanese: tutti chiedevano il dragaggio. Abbiamo iniziato a ottobre con la bonifica dei residuati bellici e ora siamo arrivati finalmente alla fase vera e propria di dragaggio dei fondali. Particolare attenzione è stata rivolta dall’AdSP agli aspetti ambientali: è previsto un monitoraggio continuo dei lavori, sul quale abbiamo investito circa 1.000.000 di euro, per assicurare un’adeguata protezione dell’ambiente. Il piano è stato concordato con Arpa che vigilerà sulla corretta applicazione durante l’intera esecuzione dell’opera. L’Adsp ha, inoltre, contrattualizzato un ingegnere ambientale, inserendolo nell’ufficio di direzione lavori”.

Pasqualino Monti: “Il rapporto tra Trapani e il suo mare sta cambiando”

“Abbiamo anche ritenuto prioritario – ha aggiunto Monti – prima dell’avvio di un’opera pubblica, la stesura di un protocollo con la Prefettura per rafforzare sinergie e meccanismi di collaborazione, un’attenzione fondamentale quando si utilizzano risorse pubbliche. Il rapporto tra Trapani e il suo mare sta cambiando, la città è al centro di due importanti azioni che stiamo portando avanti con impegno e dedizione: oltre ai dragaggi, c’è in campo anche il waterfront, una rigenerazione che diventa capacità di cancellare degrado, abbandono, cantieri dismessi e di recuperare e potenziare attività produttive trascurate. Una grande occasione per la città che, con un progetto complessivo, attento alla storia e alle aspettative dei cittadini, supera una stagnazione lunga decenni su una delle sue parti più suggestive su cui insistono siti di grande interesse”.

Soddisfazione per il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida, che ha parlato di un “un momento storico” per la sua città, un “evento atteso da diversi decenni”. Per il primo cittadino “grazie alla piena sintonia e al lavoro sinergico con l’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, guidata da Pasqualino Monti, finalmente si è raggiunto questo traguardo fondamentale: iniziano i lavori per il dragaggio del porto. L’escavazione dei fondali significa anche la bonifica dello specchio acqueo dall’inquinamento sedimentatosi nel tempo. Il rinvenimento di residuati bellici della seconda Guerra mondiale e la rimozione di ancore e altri materiali e attrezzature portuali dai fondali, rappresentano di fatto la ‘musealizzazione’, oggi a cielo aperto, del nostro mare portuale. Ma la storia della città, adesso, con l’escavazione dei fondali, apre grandi prospettive per il futuro”.

“La bonifica e la nuova capacità logistica – ha aggiunto Tranchida – renderanno il porto attraente per la crocieristica e le diverse attività mercantili, contribuendo al ritorno in auge del porto di Trapani nella Sicilia occidentale e nel Mediterraneo. Questo risultato è un messaggio di speranza per il futuro di Trapani e fonte di sviluppo economico e occupazionale per la Sicilia occidentale”.

“Il 2024 – ha concluso il primo cittadino – sarà fondamentale: da un lato i lavori del porto, dall’altro la creazione della nuova bretella che collegherà direttamente l’autostrada alla circonvallazione del porto di Trapani. Il futuro è oggi”.