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Avviato “Insieme possiamo” per i giovani di Catenanuova

CATENANUOVA (EN) – Per i bambini dai sei ai dodici anni è stato avviato il progetto “Insieme possiamo”, operativo – all’interno dei locali del Centro culturale polivalente – fino al prossimo 10 settembre.

Per oltre due mesi i volontari del Servizio civile universale (una quindicina di ragazze e ragazzi) si prenderanno cura dei più giovani per rendere quanto più piacevole possibile i mesi estivi. “Il progetto – ha spiegato il sindaco Carmelo Scravaglieri – è scaturito da un’attenta analisi dei bisogni del bambino preadolescente che, concluse le attività scolastiche, si trova spesso in situazioni e contesti poco stimolanti e necessita di momenti ricreativi e di socializzazione. Nel contempo, l’iniziativa intende andare incontro alle esigenze dei genitori lavoratori, perché garantisce la custodia del minore, contribuendo alla sua crescita personale”.

Il progetto si articola in cinque azioni: Conoscerci, Conoscere il passato, Scoprire il futuro, Conoscere il mondo e Fare teatro. Gli ambienti vengono continuamente sanificati e sono poste in essere tutte le precauzioni per contrastare la diffusione del Covid-19. Il Centro estivo offre così un servizio alla collettività, assicurando un importante ruolo fra le agenzie educative primarie, che sono la scuola e la famiglia.

I giovani vengono impegnati in attività manuali, sport e attività fisiche, attività teatrali, cineforum, momenti di cultura e altro. L’iniziativa è stata promossa dai Servizi sociali del Comune con i volontari del servizio civile universale.

Come sottolineato dal Comune, l’obiettivo “è spingere i giovani a Conoscere e crescere, Curiosare ed esplorare, Dire e ascoltare, Giocare e immaginare, Creare e inventare. Il fine è promuovere nei bambini lo sviluppo della creatività, il potenziamento cognitivo, la psicomotricità e la socializzazione”.

L’iniziativa, dunque, ha importanti finalità educative e socio-ricreative, specie dopo questo lungo periodo di isolamento relazionale a causa della pandemia. Il bambino preadolescente è considerato al centro di tale progetto, protagonista del processo di crescita personale e della comunità.