Imprese e tutela dell’innovazione, investiti oltre 500 milioni di euro. Il punto con l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano.
“Non utilizzerei il numero dei brevetti come unità di misura dell’innovazione delle imprese siciliane. Nel mondo c’è un grande dibattito sulla reale capacità del brevetto di essere stimolo competitivo, penso che invece possa dirci qualcosa sul rapporto tra imprese e tutela dell’innovazione”.
“Vorrei darei in questa sede alcuni dati. Sull’OT 1 del Po-Fesr 2014/2020 dedicato appunto a ricerca e innovazione, da quando ho la responsabilità dell’assessorato alle Attività produttive, abbiamo finanziato i progetti di ben 946 imprese siciliane con impegni di spesa per quasi 290 milioni di euro. E poi ci sono ventotto progetti ad alto contenuto tecnologico e innovativo che sono finanziati nell’ambito degli Accordi per l’Innovazione tra la Regione Siciliana e il Ministero dello Sviluppo economico. Gli Accordi, definiti dall’assessorato delle Attività produttive del gennaio 2021 e che il Mise sta validando, hanno un importo complessivo di circa 343 milioni di euro, 228 dei quali destinati a investimenti ricadenti sul territorio regionale. Si tratta di un risultato molto importante non solo nel campo dell’innovazione e della ricerca ma anche del lavoro: abbiamo infatti inserito tra i criteri vincolanti per un giudizio positivo sui progetti, una ricaduta occupazionale non inferiore al 30% dell’importo complessivo del progetto.
“Siamo già in fase avanzata con le Università siciliane per la creazione di un polo per la ricerca e l’innovazione per poter utilizzare al meglio le risorse comunitarie e offrire nuove opportunità di lavoro ai neolaureati. L’obiettivo è quello di promuovere una forma di collaborazione stabile e organizzata fra i diversi attori della ricerca e innovazione operanti in Sicilia per affrontare le sfide dei prossimi anni a partire da quella dell’uso dei fondi del Pnrr”.
“Le risorse sono quelle destinate dal Pnrr e poi chiaramente ci saranno i fondi della nuova programmazione 2021/2027 che ammontano a 5,8 miliardi di euro. La ricerca in entrambi i casi sarà uno dei settori strategici su cui sarà orientata gran parte dei fondi”.