PALERMO – Parte dal capoluogo siciliano la crociata per limitare l’utilizzo dei dispositivi digitali ai bambini per evitare nocive conseguenze. L’iniziativa parte da Carlo Gilistro, pediatra e deputato regionale del Movimento 5 stelle, che ieri ha presentato nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Palazzo dei Normanni un apposito Disegno di legge di cui è primo firmatario. Presenti anche Nuccio di Paola e Antonio De Luca, rispettivamente coordinatore regionale M5s e capogruppo M5s all’Ars e Salvatore Nocera Bracco, medico e facilitatore dialogico.
Il testo – numero 649 del 20 novembre 2023 – punta a delegare a Roma una legge per regolamentare l’uso di cellulari e dispositivi digitali e per avviare una campagna di informazione sui rischi connessi all’uso precoce di queste apparecchiature. Gilistro ha spiegato che è aumentato in maniera esponenziale il numero di giovani che manifestano disturbi come ansia, crisi di panico, scoppi di rabbia improvvisa, svenimenti. E ancora disturbi del sonno, alterazioni dell’umore, ritardato sviluppo del linguaggio, tachicardia, azzeramento, o quasi, dei rapporti sociali. Nel disegno di legge si prevede la realizzazione di una campagna di informazione sui pericoli derivanti dall’uso precoce e smodato di queste apparecchiature e, soprattutto, di vietarle fino ai tre anni, limitandone fortemente l’uso negli anni successivi, sanzionandone l’uso per fini non didattici nelle scuole.
“Siamo consapevoli – ha detto Gilistro – che un divieto del genere è difficile da fare rispettare e quindi da sanzionare: ma la nostra vuole essere soprattutto una provocazione, un disperato grido di allarme che risuoni forte nelle orecchie dei genitori che molto spesso scambiano un cellulare per un baby-sitter e per tenerli buoni affidano ai propri figli, anche in tenerissima età, uno smartphone o un ipad, non sapendo che rischiano di minare per sempre la loro salute psico-fisica. È proprio di questi giorni la notizia che il sindaco di New York ha deciso di portare in tribunale TikTok, Faceboook, Instagram e similari, accusandoli di aver alimentato una crisi mentale tra i giovani su scala nazionale a livelli che non si erano mai visti”.
Recenti studi hanno documentato che in Italia il 30 per cento dei genitori usa lo smartphone per calmare i propri figli già durante il loro primo anno di vita e che su dieci bambini tra i 3 e i 5 anni, 8 sanno usare il cellulare dei genitori. “Se i genitori – ha aggiunto Gilistro – fossero informati dei pericoli cui espongono i propri bambini si guaderebbero bene da affidargli queste apparecchiature, che sono importantissime se usate bene e alla giusta età, ma che se lasciate in mano a bambini piccoli, possono essere un attentato alla loro salute, provocandogli disturbi permanenti”.
Sulla necessità normare l’uso delle apparecchiature elettroniche in età precoce si è espressa recentemente la Società italiana di pediatria, emanando le linee guida, recepite dal ddl Gilistro, che bandiscono l’uso delle apparecchiature digitali prima dei due anni di età, durante i pasti e prima di andare a dormire e ne suggerisce l’uso limitatissimo negli anni immediatamente successivi. Inoltre, nel dicembre del 2022 il ministero dell’Istruzione ha emanato una circolare che ne evidenza i potenziali effetti dannosi, stabilendo un divieto di uso in classe con eccezione per le finalità didattiche e formative.
“Questo Ddl – ha aggiunto Gilistro – accoglie i suggerimenti della circolare ministeriale e aggiunge sanzioni per i trasgressori, lasciandone la regolamentazione agli istituti scolastici”.
Su questo tema domani si terrà all’Ars un convegno cui sono stati invitati medici, insegnanti e rappresentanti di tutti i partiti per l’elaborazione di una carta dei diritti e doveri dei genitori su questa tematica. Al convegno saranno collegate anche numerosissime scuole siciliane su iniziativa del direttore dell’ufficio scolastico regionale per la Sicilia Giuseppe Pierro, a testimonianza di quanto il problema sia sentito anche tra i banchi di scuola.