BARCELLONA POZZO DI GOTTO (ME) – Sembrava che i conti del comune fossero ormai in ordine, o almeno così aveva lasciato intendere l’allora assessore al Bilancio Dario Paterniti – oggi esperto del sindaco – in una conferenza stampa del 13 marzo scorso quando, a conclusione del suo incarico in Giunta aveva dichiarato: “Posso con ragionevole certezza affermare che abbiamo messo in sicurezza i conti”.
Di diverso avviso i sei consiglieri comunali che a fine aprile avevano chiesto la convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio comunale, tenutosi il 25 maggio 2021, nell’imminenza della scadenza del termine per l’approvazione del bilancio preventivo 2021-2023, lamentando la carenza di informazioni transitate all’organo consiliare, uno squilibrio di circa due milioni di euro tra entrate e uscite, l’assenza di direttive agli uffici per la stesura del Documento unico di programmazione e della proposta di delibera per il Programma annuale e triennale delle opere pubbliche. A complicare il quadro c’è poi la sentenza della Corte Costituzionale 80/2021 che ha limitato da trent’anni alla durata del mandato amministrativo il termine entro il quale ripianare le anticipazioni di liquidità, di cui quali anche la Città del Longano ha usufruito in passato.
Un quadro ben diverso, insomma, da quello dipinto da Paterniti, il quale però ha continuato a sostenere le proprie posizioni. “Il Comune – ha affermato – vanta crediti per due milioni di euro dal Comune di Terme Vigliatore, che unitamente al fondo Covid per esenzione Tari di euro 620 mila riducono proporzionalmente il vincolo del Fondo crediti di dubbia esigibilità. A questi si aggiungono altri 620 mila euro di crediti verso l’Asp, quindi non sussiste alcuna squadratura contabile di bilancio e la posizione attendista scaturisce dal soccorso normativo offerto dal Governo nazionale sui termini per l’approvazione e sugli sgravi di legge in esame relativi alla consistenza e natura degli accantonamenti e vicoli vari da applicare al bilancio di previsione, in particolare quella sul Fal e sul Fondo debiti commerciali”.
Argomentazioni che non hanno però convinto il consigliere Melangela Scolaro, secondo la quale “le possibilità che ha oggi il Comune per ripianare questo disavanzo derivano tutte da interventi normativi provenienti da altri organi, che quindi esulano dall’attività amministrativa, e il tentativo di individuare oggi crediti non meglio precisati, di dubbia fondatezza, appare inopportuno alla luce delle difficoltà che l’Ente già registra e che esigono massima aderenza al dato reale e prudenza”.
Da parte sua il sindaco Pinuccio Calabrò ha replicato facendo notare come “i problemi che si stanno affrontando oggi sono l’eredità del passato e in ogni caso saranno completati per tempo tutti gli adempimenti necessari all’approvazione del Bilancio 2021-2023 entro il nuovo termine del 31 luglio prossimo. L’Amministrazione sta collaborando con l’Anci Sicilia per cercare di salvare i tanti Comuni che oggi si trovano in pre-dissesto e che la sentenza della Corte Costituzionale, cambiando le regole in itinere, rischia di condannare al dissesto”.
Intanto, con deliberazione n. 134 del 04/06/2021, la Giunta comunale, preso atto che non si può risolvere in altro modo la perdurante impossibilità di approvare strumenti finanziari senza penalizzare i cittadini, ha dato mandato al sindaco di avanzare specifica richiesta nelle sedi opportune per l’avvio di un confronto strutturato e duraturo tra Stato, Regione Siciliana ed Enti locali al fine di affrontare le numerose criticità emerse e modificare l’attuale quadro normativo e dei rapporti finanziari tra le istituzioni.
Luca Basilio Bucca