Messina

Barcellona PdG, servizi scolastici da migliorare

BARCELLONA POZZO DI GOTTO (ME) – Continuano i disservizi nelle scuole comunali barcellonesi. Già a inizio dicembre si era riscontrato il ritardo nella messa in funzione degli impianti di riscaldamento delle scuole primarie e secondarie di I grado, dei servizi educativi per l’infanzia e degli asili nido, a esclusione dell’asilo Sant’Antonino.

In quel caso, in seguito anche alle proteste dei genitori degli alunni di vari plessi scolastici, il sindaco Pinuccio Calabrò, con propria ordinanza, ha disposto la chiusura delle scuole nei giorni 10 e 11 dicembre per permettere i necessari e urgenti interventi di manutenzione. Inoltre, nell’occasione, il sindaco ha precisato che gli assessori alla Pubblica istruzione e alla Manutenzione Viviana Dottore e Giuseppe Benvegna, con nota protocollata in data 4 novembre 2021, avevano già richiesto agli uffici, rimasti inoperosi, di procedere alla verifica del corretto funzionamento delle caldaie.

La circostanza è confermata anche dall’assessore Dottore che, ricostruendo le varie fasi che hanno portato al disservizio, ha riferito che “la chiusura è stata disposta per il ritardo nella manutenzione degli impianti: malgrado già a inizio novembre fosse stata data direttiva scritta agli uffici, questi non hanno ottemperato alla messa in uso delle caldaie, provvedendovi purtroppo solo la prima settimana di dicembre”.

Nonostante ciò non è mancato chi ha fatto notare come si sarebbe potuto disporre le attività di manutenzione già a inizio anno scolastico e comunque sarebbe stato necessario verificare l’avvenuta attivazione degli uffici competenti secondo quanto richiesto.

Risolto ormai questo problema, con l’auspicio che l’esperienza possa servire a rendere più tempestivi gli interventi per i prossimi anni, restano invece ancora incerti i tempi e le modalità per l’avvio della mensa comunale centralizzata a causa di rallentamenti verificatisi nella procedura di gara.

In alcuni plessi i genitori, in collaborazione con gli istituti scolastici, hanno approntato soluzioni temporanee con l’ausilio di attività private, cosa che, se per qualcuno può risultare addirittura più conveniente rispetto al servizio pubblico, comporta però un maggiore dispendio per le famiglie meno agiate e con più figli.

L’assessore Dottore ha rassicurato comunque che l’Amministrazione ha ben presente il problema: “Per la mensa – ha affermato – quest’anno vi è stata la gara, che ha portato non pochi problemi. La Commissione ad hoc ha rilevato una serie di anomalie nelle proposte dei partecipanti che quindi hanno ritardato la conclusione della stessa e l’avvio del servizio. Concomitante, il dilagare del virus sta portando l’Amministrazione a valutare altre possibilità alternative alla mensa centralizzata, allo stato questa possibilità è al vaglio”.

Luca Basilio Bucca