Economia

La Bce alza il costo del denaro, Lagarde: “Inflazione rimarrà alta”

La Banca centrale europea ha alzato i tassi d’interesse di mezzo punto. Si tratta del primo rialzo dal luglio del 2011. Il tasso principale sale a 0,50%, il tasso sui depositi a zero e il tasso sui prestiti marginali a 0,75%.

Lo comunica la Bce dopo la riunione del Consiglio direttivo.

Bce, via allo scudo anti-spread

Via allo scudo anti-spread: lo “strumento di protezione del meccanismo di trasmissione della politica monetaria (Transmission Protection Instrument, TPI).

Esso garantirà che “l’orientamento di politica monetaria sia trasmesso in modo ordinato in tutti i paesi dell’area dell’euro” ed “è un presupposto affinché la Bce possa adempiere il mandato di mantenere la stabilità dei prezzi“.

Bce: “Scudo avrà potenza di fuoco”

Lo scudo avrà una potenza di fuoco negli acquisti di bond che “dipenderà dalla gravità dei rischi per la trasmissione della politica monetaria” e gli acquisti “non sono soggetti a restrizioni ex ante”.

Il rialzo dei tassi da 50 punti base, più alto di quanto annunciato in precedenza, tiene conto “delle nuove stime sui rischi d’inflazione” ed è consentito “dall’ulteriore supporto assicurato alla trasmissione della politica monetaria dal Tpi”, il nuovo scudo anti-spread.

Lagarde: “In UE inflazione alta anche dopo 2022”

Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde, durante la conferenza stampa della Bce. L’economia dell’area euro “sta rallentando” e in questo pesa la guerra tra Russia e Ucraina.

L’inflazione nell’Eurozona “è attesa a restare fastidiosamente alta” oltre il 2022, anche a causa “del deprezzamento” del tasso di cambio dell’euro.