“So che a Palermo, come anche in tutta la Sicilia, non mancano difficoltà, problemi e preoccupazioni: penso, in particolare, a quanti vivono concretamente la loro esistenza in condizioni di precarietà, a causa della mancanza del lavoro, dell’incertezza per il futuro, della sofferenza fisica e morale e, come ha ricordato l’Arcivescovo, a causa della criminalità organizzata“.
Era domenica 3 ottobre 2010 quando Benedetto XVI, scomparso oggi all’età di 95 anni, parlò davanti a migliaia di fedeli radunati al Foro Italico di Palermo in occasione della visita pastorale in Sicilia. Si trattava della prima volta di un Papa nella città siciliana dopo anni. L’ultima coincise con la visita di Giovanni Paolo II nel 1995 per la celebrazione del III convegno ecclesiale alla “Favorita”.
Durante la sua omelia Joseph Ratzinger affrontò le criticità che toccavano l’Isola, puntando il dito anche contro la mafia. In particolare, il Papa si rivolse ai giovani siciliani, esortandoli a non cedere alle tentazioni del malaffare. La mafia è “una strada di morte, incompatibile con il Vangelo”, disse Benedetto.
“Oggi sono in mezzo a voi per testimoniare la mia vicinanza ed il mio ricordo nella preghiera. Sono qui per darvi un forte incoraggiamento a non aver paura di testimoniare con chiarezza i valori umani e cristiani, così profondamente radicati nella fede e nella storia di questo territorio e della sua popolazione”, disse ancora il futuro Papa emerito.
“Nei secoli passati la Chiesa che è in Palermo è stata arricchita ed animata da una fede fervida, che ha trovato la sua più alta e riuscita espressione nei Santi e nelle Sante. Penso a santa Rosalia, che voi venerate e onorate e che, dal monte Pellegrino, veglia sulla vostra città, di cui è Patrona. E penso anche ad altre due grandi Sante della Sicilia, Agata e Lucia“, aggiunse ulteriormente.
Durante il suo discorso, Benedetto XVI esortò poi i “fedeli laici” a non avere “timore di vivere e testimoniare la fede nei vari ambiti della società, nelle molteplici situazioni dell’esistenza umana, soprattutto in quelle difficili!”. E ancora: “Popolo di Sicilia, guarda con speranza al tuo futuro! Fa’ emergere in tutta la sua luce il bene che vuoi, che cerchi e che hai!”.