Inchiesta

Oltre 230 mila beni sequestrati e confiscati, un enorme patrimonio che bisogna valorizzare

Una burocrazia lenta, gravata da meccanismi non sempre ben oleati, rischia di inficiare l’ingente mole di lavoro delle Forze dell’Ordine e della Giustizia. Questo il quadro che vien fuori dall’analisi del patrimonio dei beni confiscati alla criminalità organizzata e finiti nella disponibilità dello Stato. Proprietà che, se non assegnate e adeguatamente valorizzate da chi le riceve in gestione, rischiano di deteriorarsi con il trascorrere del tempo e di perdere quel messaggio sociale essenziale di riscatto nei confronti della criminalità organizzata.

Il punto della situazione è stato fatto all’interno della Relazione semestrale al Parlamento sui beni sequestrati e confiscati.

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