Inchiesta

Bilanci ingessati per i Comuni capoluogo siciliani

PALERMO – Alla fine sembra essere tutta una questione… personale. Il peso dei dipendenti continua a essere un fardello che appesantisce in maniera sensibile i bilanci dei Comuni, sia a livello siciliano che a livello nazionale.

La differenza tra la nostra regione e le altre, però, sta anche nella qualità dei dipendenti inseriti nella Pubblica amministrazione. Come riportato più volte nelle nostre inchieste, infatti, gli Enti locali siciliani perdono il confronto sia sul fronte dell’età che su quello della formazione: nei Municipi di Palermo e Messina, quasi un terzo dei dipendenti ha più di 60 anni, mentre a Catania gli over 60 superano quota 40 per cento. Performance nettamente peggiori rispetto a quelle fatte registrare da Comuni del Nord Italia di analoga popolazione.

Altro indicatore utile a tracciare l’identikit del personale è quello relativo ai titoli di studio dei dipendenti: a Palermo la metà dei dipendenti ha conseguito la licenza media superiore (il diploma per intenderci) e il 15,5 per cento possiede una laurea o una specializzazione post-laurea ma a stupire – negativamente – è un altro dato. La quota di chi si è fermato alla scuola dell’obbligo…

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