“Quella foto è arrivata al mondo”: lo ha detto la mamma di Mustafa, un bambino siriano di 5 anni nato senza braccia e gambe, immortalato sorridente con il padre, mutilato di una gamba, in uno scatto simbolo delle tragedie del conflitto in Siria.
La fotografia, del turco Mehmet Aslan, ha vinto il Siena international photo awards (Sipa) 2021.
“Abbiamo cercato per anni di farci sentire per aiutare mio figlio con i trattamenti, faremmo di tutto per dargli una vita migliore”, ha detto al Washington Post la signora Zeinab.
La malformazione del figlio è conseguenza dell’assunzione di farmaci da parte della madre, colpita da gas nervino.
L’immagine di Aslan arriva dal distretto di Reyhanli, nella provincia turca di Hatay situata al confine con la Siria. Ritrae un uomo senza una gamba, persa a causa di una bomba, mentre prende in braccio il figlio nato senza arti inferiori e superiori a seguito di una malformazione provocata dall’assunzione di farmaci da parte della madre colpita, durante la guerra, anche dal gas nervino.
La foto è stata selezionata dalla giuria fra decine di migliaia di immagini inviate da fotografi di 163 Paesi.
“E’ doloroso dover ancora una volta commentare una foto su una tragedia che non è finita: la guerra in Siria. Quello scatto sta facendo il giro del mondo, ma speriamo di non trovarci di fronte all’ennesima prova di indignazione a intermittenza. Come quella drammatica di Aylan, speriamo che questa foto svegli le coscienze dei leader mondiali”. Lo dice Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, commentando con l’ANSA lo scatto di Aslan. “Il dramma nel dramma sono i bambini con gravi disabilità, che rappresentano la parte più debole nei conflitti”, aggiunge Iacomini.