Ragusa

Blitz di Goletta Verde in località Arizza, la foce del torrente Modica è inquinata

RAGUSA – Il problema dell’inquinamento del mare si ripresenta ogni anno, puntuale, in questa stagione. In questi giorni è stata l’associazione Legambiente a risollevare il problema con un blitz di Goletta Verde: secondo le analisi effettuate, la foce del torrente Modica – Scicli, in località Arizza, risulta fortemente inquinata. I tecnici di Goletta Verde hanno effettuato i prelievi su diversi punti della Sicilia e le nostre acque appaiono “fortemente inquinate”.

“La presenza di Enterococchi intestinali – ha sottolineato Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – è infatti risultata di gran lunga superiore ai limiti di legge, in un punto, è bene ricordarlo, che in passato ha mostrato già criticità. Vorremmo che il problema alla foce del torrente venga risolto il prima possibile e chiediamo che i Comuni verifichino le cause, per capire dove sono gli scarichi abusivi e i problemi relativi alla depurazione. Questo caso è uno dei tanti che sul territorio siciliano contribuiscono alla procedura d’infrazione europea che sta costando all’Italia 60 milioni di euro all’anno, 5 milioni al mese che avremmo potuto utilizzare per realizzare fognature e depuratori, creando inoltre posti di lavoro”.

Naturalmente il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei nostri mari, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al ‘maggior rischio’ presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e degli stessi cittadini attraverso il servizio Sos Goletta.

In questo caso, infatti, è da ricordare che presso l’alveo del torrente Modica – Scicli, sono insediati tre depuratori, quello di Modica e i due di Scicli. Le dichiarazioni di Legambiente sono però state contestate dal sindaco di Scicli Enzo Giannone che ha evidenziato che “il mare di Scicli è balneabile ovunque. L’allarme è corretto, l’allarmismo è invece una pratica pericolosa – ha aggiunto Giannone – Accade così che i dati diffusi da Goletta Verde di Legambiente sul mare di Scicli siano fuorvianti e totalmente inesatti, e che la giusta attenzione sui temi ambientali si trasformi in un danno di immagine”.

“L’aver creato, – ha concluso – da parte di Goletta Verde, confusione, inventando una foce inesistente, facendo prelievi in un sito che non è il mare ma un pantano, aver giocato sull’equivoco mare/pantano, lascia intuire che la difesa dell’ambiente non possa essere delegata ai salotti, ma a chi sul territorio lavora”.