Economia

Blutec, Orlando, occorre aggiornare l’accordo programma



Leoluca Orlando, sindaco della Città Metropolitana di Palermo, nel cui territorio ricade Termini Imerese, è intervenuto sulla vicenda Blutec dopo la scadenza, dell’avviso pubblicato dagli amministratori straordinari dell’azienda.

“Le manifestazioni di interesse – ha detto – presentate per l’avviso pubblicato per il sito industriale ex Fiat di Termini Imerese, vanno nella direzione di un cambio nel modello di sviluppo così come indicato più volte in questi anni dalle forze sociali, gli amministratori e le comunità locali interessate”.

“La prudenza – ha aggiunto Orlando – è d’obbligo, infatti sono ormai troppe le volte in cui si sono alternate illusioni e disincanto sul futuro di questo stabilimento. Oggi più che mai è necessario definire ed aggiornare le coordinate dell’accordo di programma che dovrà accompagnare l’esecuzione dei progetti, raccordando gli investimenti e le misure appropriate del monitoraggio per la realizzazione del progetto”.

“Chiediamo dunque – ha detto ancora – al Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, di convocare al più presto tutti gli interlocutori per l’aggiornamento dell’accordo di programma necessario, fermo restando che ne seguiremo con grande attenzione lo sviluppo”.

“Sarà – ha concluso Orlando – una conferma della possibilità di interventi che superino la condizione di emergenza che dura da moltissimi anni e pongano anche le premesse per un più complessivo sviluppo di una ampia area territoriale come richiesto dai Sindaci e dalle organizzazioni sindacali”.

Miceli, Patuanelli convochi parti coinvolte

Anche Carmelo Miceli, parlamentare siciliano e componente della segreteria del Pd, ha parlato della situazione Bluetec affermando che “richiede un segnale di svolta”.

“Per questo – ha detto – ci rivolgiamo al ministro Patuanelli affinché convochi la Regione, i creditori, i commissari e le società che hanno avanzato manifestazioni di interesse per agevolare la definizione del concordato e la partenza di un nuovo progetto industriale solido e che salvaguardi i livelli occupazionali”.