Lavoro

Blutec, rinnovata la Cig ora si rilanci il sito industriale

Sono trascorsi nove anni dalla chiusura dello stabilimento ex Fiat di Termini Imerese e quest’anno i lavoratori sono entrati nel decimo anno di cassa integrazione. Una delle vertenze più lunghe d’Italia. Un caso emblematico di fallimento di politica e imprenditoria.

Roberto Mastrosimone

Lo scorso 30 dicembre è stata rinnovata la cassa integrazione, per i 635 lavoratori, fino al 30 giugno 2021. “Una buona notizia che arriva dopo settimane di interlocuzioni con i commissari, i ministeri coinvolti e il sindaco di Termini Imerese per evitare che, per i ritardi scaturiti dalla crisi sanitaria sulla presentazione del programma, a pagare fossero ancora una volta i lavoratori”, queste le parole di Simone Marinelli, coordinatore nazionale Fiom-Cgil e Roberto Mastrosimone, segretario generale Fiom-Cgil Sicilia, in una nota congiunta.

Adesso i due segretari attendono che l’Inps eroghi quanto previsto in breve tempo anche in considerazione del fatto che i lavoratori non percepiscono alcuna indennità dal 19 di ottobre e occorre dare risposte anche ai 300 lavoratori dell’indotto privi di ammortizzatori sociali.

IL RILANCIO DEL SITO

Superato, così, l’ostacolo della cassa integrazione l’attenzione viene spostata sul rilancio del sito. “È urgente – aggiungono – che il Mise riconvochi il tavolo, più volte sollecitato dalle organizzazioni sindacali, per riprendere la discussione sul progetto di reindustrializzazione che per la Fiom deve garantire la continuità occupazionale e un futuro a tutti i lavoratori coinvolti che da anni attendono una soluzione industrial”.

Antonio Nobile

“Finalmente è arrivata la firma del decreto che autorizza la cassa integrazione per i 635 lavoratori Blutec e loro famiglie, che hanno trascorso il Natale senza copertura economica perché senza reddito da ottobre – commenta Antonio Nobile, segretario della Fim Cisl Palermo Trapani, che sul fronte della possibile soluzione industriale aggiunge – Aspettiamo ancora di entrare nel merito del piano presentato in maniera troppo generale dai commissari il 4 ottobre scorso”.

Qualsiasi confronto, per il sindacalista, deve avvenire ai tavoli istituzionali per avere garanzia sul processo. “I lavoratori – conclude – non possono permettersi altre false promesse di ripartenza. Nel frattempo, si deve dare urgentemente copertura economica a 635 famiglie”.

Vincenzo Comella

Cassa integrazione passo importante anche per Vincenzo Comella, segretario della Uilm Palermo, che aggiunge: «Dal 2 gennaio il ministero dello Sviluppo economico deve valutare la sostenibilità economica dei piani industriali delle aziende che hanno fatto proposta di reindustrializzare Termini Imerese”. Secondo Comella è imprescindibile il fatto che i lavoratori debbano andare in continuità rispetto a questa cassa integrazione verso la reindustrializzazione. “Le organizzazioni sindacali – conclude – non accetteranno mai una procedura diversa di quella che è la continuità lavorativa”.

LE PAROLE DEI LAVORATORI

Giacomo Raneri

“Per il decimo anno consecutivo ci troviamo di fronte al fallimento delle istituzioni – commenta Giacomo Raneri, operaio Blutec – Se dopo dieci anni parliamo ancora di rinnovare la cassa integrazione qualcosa non funziona. La politica deve essere al servizio del cittadino, non il contrario. Si deve svoltare pagina. Le condizioni ci sono. Assurdo non trovare un imprenditore serio. La politica ha fatto troppe passerelle a Termini Imerese”.

Sergio Bonafede

«Purtroppo stiamo attraversando un momento difficile, soprattutto i nostri figli, privi di poter fare qualsiasi cosa in questo periodo – aggiunge Sergio Bonafede, anche lui lavoratore Blutec – Non posso neanche più permettermi di far studiare mio figlio. Questo Natale è stato parecchio normale e triste, poiché in giorni come questi ci si sente talmente inutili da non potersi permettere neanche di fare una spesa decente. Il decreto è stato firmato ma siamo stanchi. È una storia che purtroppo, ahimè, si ripete ogni anno”.

Mario Catalano