I costi delle bollette del gas tornano a pesare nelle tasche dei cittadini italiani. In base agli ultimi dati diffusi il 3 maggio da Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, i consumi registrati per il mese di aprile 2023 hanno conosciuto un’impennata del +22,4% rispetto a marzo.
Si tratta del primo aumento del prezzo dopo i tre cali consecutivi che erano stati segnalati nei mesi precedenti. Per spiegare questo incremento, Arera ha puntato il dito contro gli effetti del Decreto Bollette da 5 miliardi di euro varato dal Governo e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 30 marzo.
In particolare, a incidere sarebbe stata la riduzione della componente di sconto UG2 degli oneri generali che, per il mese di aprile 2023, segna un valore di +29,2% rispetto al mese precedente. A causa di questo “taglio”, i consumatori italiani nelle prossime settimane saranno costretti a pagare di più per sostenere i costi legati alla bollette del gas.
Immediata la risposta del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha chiamato in causa la stessa Arera per “giustificare” l’aumento dei costi.
“Il Governo continua a monitorare costantemente l’oscillazione dei prezzi energetici e il mef è pronto a intervenire a sostegno di famiglie e imprese nel caso di aumenti significativi e repentini. Tuttavia l’ultimo decreto contro il caro bollette ha seguito, come in precedenza, i suggerimenti di Arera negli interventi previsti”, si legge in una nota diffusa da Palazzo delle Finanze.
Nel frattempo, però, i cittadini saranno costretti a mettere nuovamente mano al portafogli. Secondo i calcoli effettuati dal Codacons, l’aumento delle tariffe del 22,4% di aprile 2023 comporterà un incremento medio della bolletta a quota 1.283 euro all’anno. Su base annua, per le famiglie, si prospetterebbe quindi una spesa di 235 euro in più.
Così come determinato dal decreto dell’esecutivo Meloni, per il secondo trimestre 2023, da aprile a giugno, viene prevista la riduzione dell’aliquota IVA al 5% per il settore del gas e l’azzeramento degli oneri di sistema.
Invece, per quanto concerne la componente di sconto UG2, applicata agli scaglioni di consumo fino a 5mila metri cubi all’anno, il Governo ha deciso di effettuare un taglio del 35% rispetto al valore del trimestre precedente, che va da gennaio a marzo.
Prorogato fino al prossimo 30 giugno, inoltre, il bonus sociale che era stato già applicato dal 1° gennaio al 31 marzo 2023. Il bonus prevede uno sconto sul prezzo delle bollette di luce e gas per le famiglie con ISEE fino a 15mila euro. Rimarrà invariata la soglia dei 20mila euro per quelle famiglie con quattro figli a carico.