Economia

Bonus asilo nido 2024: novità, importi e requisiti

Il bonus asili nido è stato confermato, e per alcuni potenziato, per il 2024: tuttavia, al momento non è possibile presentare domanda, in quanto l’Inps non ha ancora dato il via libera (probabilmente dovremmo attendere qualche settimana).

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Con la legge di Bilancio 2024 il bonus non solo confermato, ma viene addirittura incrementata la misura massima del rimborso nel caso dei figli successivi al primo (solo se nati da quest’anno). Come annunciato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, l’intenzione è di rendere gratuito l’asilo nido per i secondi figli e successivi: al momento questo scopo non viene raggiunto dalla Manovra, ma ci si avvicina molto vista la possibilità di recuperare una spesa fino a 3.600 euro l’anno.

Non dubitate, quindi, se andando sul sito Inps oggi non è possibile inviare domanda per il bonus nido: il contributo è confermato, tuttavia ogni anno l’Istituto si prende un po’ di tempo per aggiornare l’applicativo. Per il momento, l’unica cosa che si potrebbe fare è portarsi avanti facendo la richiesta dell’Isee, così da essere pronti una volta che sarà possibile farne domanda.

Nell’attesa, vediamo tutto quello che serve sapere su requisiti, importi e novità apportate dalla Manovra.

Cos’è il bonus asilo nido 2024

Il bonus asilo nido 2024 è la manovra che favorisce l’inserimento dei minori all’interno degli asili nido pubblici e privati, riconoscendo alle famiglie che beneficiano del bonus asilo nido un rimborso delle spese sostenute per iscrizione e rette mensili, interamente o in parte a seconda dei casi. L’importo del rimborso varia a seconda dell’indicatore della situazione economica del nucleo familiare, cioè l’Isee.

È bene specificare che, in alternativa al bonus asilo nido, i genitori possono ricevere un rimborso per le forme di assistenza domiciliare in favore dei bambini con meno di 3 anni affetti da gravi patologie croniche.

Gli importi del bonus asilo nido 2024

Il bonus asilo nido 2024 prevede, come abbiamo visto precedente, un rimborso delle somme spese che può essere totale o parziale: l’importo massimo, come stabilito dalla legge di Bilancio 2020, varia a seconda del valore indicato dall’Isee minorenni.

I valori di cui tener conto, quindi, sono i seguenti:

  • 3.000 euro per i nuclei familiari con modello Isee di valore fino a 25.000 euro. L’importo massimo mensile erogabile è di 272,72 euro per 11 mensilità;
  • 2.500 euro per i nuclei familiari con modello Isee di valore compreso da 25.001 e 40.000 euro. In questo caso l’importo massimo erogabile mensilmente è di 227,27 euro;
  • 1.500 euro per i nuclei familiari con modello Isee di valore superiore a 40.000 euro Il massimo erogabile mensilmente è pari a 136,37 euro.


Ricordiamo che si tratta di un rimborso, per cui “il contributo mensile erogato dall’Istituto non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta”, recita il sito dell’Inps.

Figli successivi al primo, come funziona?

Come abbiamo visto, la legge di Bilancio prevede una maggiorazione degli importi, ma solo per i figli successivi al primo (di età inferiore ai 10 anni) e purché nati a decorrere dal 2024. Solo i pochi genitori che manderanno i figli al nido nei primi mesi di vita, quindi, avranno diritto alla maggiorazione già nel 2024: tutti gli altri attenderanno il 2025.

Dunque, per chi soddisfa entrambi i requisiti, il nuovo importo del bonus asilo nido è:

  • Isee minorenni fino a 25.000 euro: 3.600 euro l’anno, 327,27 euro per 11 mensilità;
  • Isee minorenni tra i 25.001 e i 40.000 euro: 3.100 euro l’anno, 281,81 per 11 mensilità;
  • Isee minorenni sopra i 40.001 euro (o domande presentate senza Isee): 1.500 euro l’anno, 136,37 euro per 11 mensilità.

Per tutti gli altri, rimangono invariate le soglie applicate nel 2023.

I requisiti per richiedere il bonus asilo nido 2024

Può fare domanda per il bonus asilo nido 2024 il genitore:

  • straniero apolide, rifugiato politico o titolare di protezione internazionale equiparato a cittadino italiano;
  • titolare di Carta blu, “lavoratore altamente qualificato”;
  • lavoratore di Marocco, Algeria e Tunisia per i quale gli accordi euromediterranei tra l’Unione europea e questi Paesi prevedono il generale diritto alla parità di trattamento con i cittadini europei;
  • lavoratore autonomo titolare di permesso per il quale l’inclusione tra i potenziali beneficiari è motivata dalla circostanza che la norma non discrimina il lavoro autonomo da quello dipendente.

La cosa fondamentale è che la domanda venga effettuata dal genitore che sostiene il pagamento della retta.

Il bonus asilo nido 2024, quindi, spetta a tutti i neogenitori che soddisfano i requisiti, indipendentemente dall’Isee. Aver richiesto l’Isee sarà quindi importante, ma non indispensabile. Chi non lo ha, infatti, non sarà escluso dal beneficio, ma riceverà l’importo minimo riconosciuto, pari a 1.500 euro.

Contrariamente agli altri bonus famiglia, il riconoscimento del bonus asilo nido è strettamente legato ai mesi di iscrizione: il pagamento viene effettuato dall’Inps soltanto dopo l’invio dei documenti che attestano il pagamento della retta.

Le ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette non presentate all’atto della domanda devono essere allegate entro la fine del mese di riferimento e, in ogni caso, non oltre l’anno successivo a quello a cui il bonus fa riferimento.

Bisogna ricordare che il bonus asilo nido non è cumulabile con le detrazioni fiscali frequenza asili nido previste dall’articolo 2, comma 6, della legge del 22 dicembre 2008, a prescindere delle mensilità percepite.