Economia

Bonus alla nascita di un figlio, fino a 2.900 euro: ecco come ottenerlo

Alla nascita di un figlio le donne possono richiedere diversi bonus, il cui importo sommato può arrivare a superare i 2.900 euro, pagati in due soluzioni.

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Si tratta, dunque di un combinato di misure, disposto tra Assegno di maternità erogato dai Comuni e il premio nascita spettante con l’Assegno unico.

Per arrivare a questo importo bisogna avere un Isee inferiore a 17.090,61 euro, la soglia da non superare per avere diritto al massimo dell’Assegno unico. Tuttavia, per chi ha un valore Isee superiore, ma che rientri comunque al di sotto dei 20.221,13 euro richiesti dall’Assegno di maternità, il bonus spetta in misura ridotta.

Vediamo qual è la procedura da seguire alla nascita di un figlio per ottenere bonus fino a 2.900 euro.

Bonus figli: cosa bisogna fare alla nascita

Quando si assiste alla nascita di un figlio, la prima cosa da fare è presentare una nuova Dsu così da ricevere un’attestazione Isee aggiornata. Con la nascita di un figlio aumenta la scala di equivalenza utilizzata per determinare la condizione economica del nucleo familiare: l’Isee si abbassa, dando così maggiori possibilità di accedere a bonus e agevolazioni.

L’Assegno di maternità

Le sole donne disoccupate, una volta diventate madri, possono richiedere l’Assegno di maternità erogato dai Comuni. Questa misura che sostituisce il congedo di maternità per coloro che non ne hanno diritto. A poter accedere all’Assegno di maternità sono le donne che durante la gravidanza erano prive di tutela previdenziale obbligatoria. La soglia Isee da non superare è di 20.221,13 euro.

Viene riconosciuta loro un’indennità che nel 2024 è pari a 404,17 euro mensili erogati, in un’unica soluzione, per 5 mensilità: il sostegno complessivo per quest’anno sarà, dunque, di 2.020,85 euro. La domanda va presentata entro sei mesi dalla nascita al Comune di residenza, che ha il compito di verificare i requisiti, ma l’erogazione del sostegno avviene da parte dell’Inps.

Assegno unico e premio nascita

Diversamente dall’Assegno maternità, l’Assegno unico universale non spetta solo alle madri disoccupate. La richiesta può essere fatta attraverso il portale Inps oppure rivolgendosi a enti dedicati, come Caf e patronati. Nel caso di figli successivi al primo, basta aggiornare la domanda già esistente aggiungendo il nuovo nato.

A partire dal mese successivo a quello in cui è stata effettuata la richiesta viene pagata la quota per il figlio appena nato. L’Assegno unico, inoltre, viene corrisposto non solo per il mese di nascita ma anche per gli ultimi due mesi di gravidanza. Il primo pagamento, infatti, consisterà in un maxi assegno comprensivo di tre mensilità.

L’importo, ovviamente, dipende dall’Isee: nel 2024 per chi ha un soglia Isee di 17.090,61 riceverà una quota base di 199,40 euro che, per effetto della maggiorazione del 50% spettante per tutti i figli fino a 1 anno, sale a 299,10 euro. Considerato per tre mensilità, ne risulterà un pagamento di 897,30 euro.

L’importo complessivo dei bonus figli

Complessivamente, quindi, tra Assegno di maternità comunale e Assegno unico, alla nascita di un figlio spetta un bonus che può arrivare a 2.918,15 euro.

Inoltre, vi è la possibilità di godere di altre maggiorazioni, come quella riconosciuta nel momento in cui entrambi i genitori lavorano – circa 34,10 euro al mese, 102,30 euro per tre mensilità – oppure quella per i figli successivi al secondo, per i quali si aggiungono 96,90 euro al mese.

Facendo un calcolo veloce, se il nuovo nato è un terzo figlio (o successivo), solo il pagamento dell’Assegno unico ammonta a circa 1.188 euro che, con l’aggiunta del Assegno maternità erogato dal Comune arriva a circa 3.200 euro.