Così come avvenuto nell’ormai trascorso 2024, anche per il 2025 è stato confermato il bonus mamme. A differenze dell’anno appena passato, questa volta ci saranno alcune novità legate al reddito, con un limite definito imposto. Inoltre, durante l’anno da poco accolto ci sarà anche un discreto aumento della platea di mamme che riusciranno a percepire il bonus anche se, come nel recente passato, non mancheranno le esclusioni.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI
Di seguito, una breve panoramica sulle informazioni utili relative al bonus mamme 2025, tra cui quelle collegate al reddito e al come richiedere questa tipologia di assistenza economica.
Già attiva nel 2024, la legge di Bilancio 2025 ha portato all’estensione del Bonus mamme. Ma di cosa si tratta? Come previsto dalla Manovra introdotta in passato, si tratta di una decontribuzione ideata per le mamme lavoratrici.
Questa però – a differenza di quanto visto nel 2024 – nell’appena accolto 2025 riguarderà anche le lavoratrici con autonome e con un contratto a tempo determinato (che non abbiano il regime forfettario). Il tutto, chiaramente, coordinato alla presenza di determinati requisiti che bisogna possedere. Infatti, a partire dal 2025 è stato anche introdotto un dettagliato limite di reddito: questo, è pari a 40.000 euro/anno. Anche in questo caso, si tratta di una modifica arrivata sul bonus mamme in previsione del nuovo anno. Non solo però, perchè per il 2025 non avrà una varietà di esonero totale, ma parziale, da stabilire con un apposito decreto. L’ultima Manovra ha infatti stabilito che – nella programmazione degli anni 2025 e 2026 – l’esonero parziale dal versamento della quota di contributi previdenziali “non spetta alle lavoratrici beneficiarie di quanto disposto dall’articolo 1, comma 180, della legge 30 dicembre 2023, n. 213”.
Detto dei paletti da rispettare per le lavoratrici autonome e non solo, quali saranno le escluse dal bonus mamme 2025? In questo caso, saranno ritenute non valide le richieste di decontribuzione delle lavoratrici madri che presentano i requisiti validi per l’accesso, ma hanno un solo figlio (esclusione prevista anche in caso di figlio con disabilità). Inoltre, escluse anche le lavoratrici domestiche come colf e badanti, le madri disoccupate e le madri pensionate, oltre che quelle che – come detto in precedenza – aderiscono al regime forfettario.
Le lavoratrici interessate al Bonus mamme 2025 dovranno comunicare la volontà di avvalersene al datore di lavoro o direttamente all’Inps. Devono indicare il numero di figli e i codici fiscali di due o tre figli (se il numero di figli è superiore basta indicarne tre).
Qualora scegliessero di comunicarlo direttamente all’INPS, i dati vanno inseriti nell’applicativo “Utility esonero lavoratici madri”. Per maggiori dettagli, visitare il seguente link: