Oggi la scomparsa di Brigantony, nome d’arte di Antonino Caponnetto conosciuto cantautore catanese, ha scosso la città. Sui social è palpabile la tristezza della gente che pubblica foto, video e ricordi del “Maestro”, tanto legato alla sua terra. La figlia, Alessia, ha annunciato che da lunedì 25 luglio si terrà la camera ardente nella Galleria di arte moderna di Catania in via Castello Ursino (a partire dalle ore 16 e nella giornata di martedì 26 luglio). Presto saranno comunicati pure luogo, data e orario dei funerali.
La sua scomparsa ha colpito tutti, dai bambini agli adulti fino agli anziani. Brigantony, con la sua semplice ironia, ha unito generazioni. I catanesi oggi, in modi diversi, raccontano le proprie esperienze vissute insieme a Brigantony. La sua “liscìa” catanese ha abbattuto ogni barriera facendo sentire “a casa” miliardi di persone lontane dalle proprie radici.
Esprime la propria vicinanza alla famiglia, raccontando i momenti vissuti in sua compagnia, Salvo Pogliese.
“Una cassettina (come la chiamava lui) in macchina, le canzoni cantate ad ogni occasione possibile, la catanesità declinata con la liscìa tipica del nostro popolo: Brigantony è stato tutto questo e molto altro. Nella sua lunga stagione artistica ha anche trovato il tempo di reinterpretare in maniera splendida le poesie di Micio Tempio, altro figlio della nostra Catania. Un cantante popolare, interprete di un modo scanzonato, e al tempo stesso dissacrante, di raccontare la vita quotidiana, i vizi e le virtù della gente comune.
Lo abbiamo ascoltato tutti, anche quelli che facevano finta di non farlo: Brigantony è stato una livella, capace di farsi apprezzare, seppur con tempi diversi, dalla Catania pseudo-intellettuale e da quella veracemente popolare.
Lui, partito da Cibali per il Belgio, tornato e affermatosi, si è preso anche il lusso di riempire il Madison Square Garden, stracolmo di emigranti desiderosi di sentire l’odore e il sapore della propria Terra.
Con Brigantony vola via un amico di tutti, un artista del popolo, un cantastorie intelligente e dall’animo buono.
Se ne va un Catanese vero“.
Anche l’ex sindaco di Catania, Enzo Bianco, ricorda l’artista.
“Brigantony se n’è andato.
Ha smesso di soffrire.
È stato un grande artista catanese.
Autentico, vero, popolano.
Originario della sua adorata Cibali.
Espressione di un’anima indomabile e autentica della città.
Sarebbe giusto consentire alle migliaia di seguaci catanesi di salutarlo.
Magari aprendo come camera ardente il palazzetto dello sport di piazza Spedini
Io lo ricordo con simpatia.
E lo ringrazio ancora per i concerti regalati alla città durante la mia sindacatura.
Buon viaggio!
Catania non ti dimentica“.
Commenta la triste notizia pure il politico Giancarlo Cancelleri.
“Antonio Caponnetto, ebbene si questo è il suo nome per chi non lo sapesse, in arte Brigantony, siciliano Doc, questa notte si è spento all’età di 74 anni nella sua Catania, città che ha raccontato attraverso le sue canzoni portando alla ribalta spaccati veri di sicilianità. Con lui se ne va un pezzo della storia artistica e folkloristica della nostra isola. Ricordo le giornate estive degli anni ‘80 passate in campagna con la famiglia dove erano immancabili alcuni suoi album nei momenti di ilarità e divertimento. Con la sua goliardia e la sua genialità, se ne va un siciliano che ha saputo narrare temi molto seri non perdendo mai di vista che ogni aspetto della nostra vita può essere raccontato con un sorriso. Buon viaggio Maestro, te lo saluto io Osvaldo“.