Caltanissetta

Butera e Niscemi: i progetti per i prossimi cinque anni

CALTANISSETTA – Sono due i sindaci eletti in occasione delle recenti amministrative: il primo cittadino di Butera Giovanni Zuccalà e il riconfermato vertice dell’Amministrazione di Niscemi, Massimiliano Conti. Li abbiamo intervistati entrambi per conoscere i loro progetti per le rispettive comunità.

“Le motivazioni che hanno portato i buteresi scegliermi – ha affermato Zuccalà – sono legate a una realtà che ha chiesto a gran voce di cambiare la politica locale. Il risultato è stata una vittoria dei cittadini, che hanno dovuto fare i conti anche con alcune occasioni perdute. Sono fiducioso che l’entusiasmo che ha dimostrato la cittadinanza sarà il nostro sostegno”.

“Il mio – ha aggiunto – sarà un mandato ricco di ascolto delle esigenze della cittadinanza e di progetti importanti, anche perché abbiamo presentato un programma che non è un libro di sogni ma fatto di cose concrete. Dobbiamo però fare i conti con un depauperamento del personale comunale: cinque anni fa c’erano oltre novanta dipendenti ora ce ne sono 63 a seguito dei pensionamenti, che continueranno”.

I punti salienti per il territorio sono lo sviluppo dell’area industriale e quello dell’area costiera: “Le nostre coste sono la gioia e il dolore del territorio e vanno attenzionate, come anche la raccolta dei rifiuti. Altro obiettivo è potenziare il settore agroalimentare. La gente chiede il decoro di Butera e speriamo di farla diventare uno dei Borghi più belli d’Italia”.

Deve invece continuare il proprio cammino amministrativo Massimiliano Conti, che è stato premiato dai concittadini per il lavoro svolto. “Abbiamo spiegato – ha affermato – che andava premiato il progetto di un gruppo che si è ripresentato alle elezioni per chiudere un percorso che vuole consegnare alla città una serie di opere pubbliche, la normalità per chi lavora seriamente”.

Tra i progetti più importanti il campo sportivo, il Commissariato di Polizia, il Parco urbano sportivo, via Madonna, il restyling del Palazzo di città, l’ospedale riconvertito”.

“Per i prossimi cinque anni – ha aggiunto – occorre lavorare ancora sulla riqualificazione urbana dei quartieri periferici, per dare alla città un tessuto urbano completo. Credo che si possa fare con la possibilità di accedere ai fondi del Pnrr”.