Recuperato il cadavere di un uomo al largo di Lampedusa, in provincia di Agrigento: si tratterebbe di un migrante, verosimilmente morto durante la traversata del Mediterraneo.
Da chiarire quanto tempo il corpo sia rimasto in acqua.
Nel primo pomeriggio i militari della Guardia di Finanza avrebbero trovato, nelle acque lampedusane, il corpo di un uomo. Le generalità della vittima, al momento, non sono note. Non è chiaro a quando risalga esattamente il decesso. Gli operatori hanno recuperato la salma e l’hanno trasferita prima al molo Favarolo di Lampedusa e poi alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana. Sarà l’autopsia a stabilire i dettagli della morte.
Nel frattempo, proseguono gli sbarchi di migranti (alcuni dei quali vittime di scafisti senza scrupoli) e i trasferimenti via mare ad altri centri di accoglienza. Al momento nell’hotspot di contrada Imbriacola sono presenti 1.126 persone, compresi 119 minori non accompagnati. Un numero ridotto rispetto agli scorsi giorni (il picco, infatti, è stato di 5mila ospiti in una struttura che può ospitarne poco più di 500), ma la situazione rimane preoccupante.
Nel pomeriggio, gli operatori sulla Cp327 della Capitaneria di Porto ha soccorso al largo di Lampedusa 46 migranti. Il gruppo sarebbe giunto da Sfax, in Tunisia: a bordo sarebbero presenti persone originarie di Yemen, Sudan, Etiopia, Eritrea e Ciad. Avrebbero pagato ben 2mila dinari per la traversata.
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