Calcio

Catania, è una sconfitta che fa male per tanti motivi. Con Turris e Messina non si può sbagliare

Perdere, facendolo anche in malo modo. La scoppola presa dal Latina è di quelle che fanno male. Il Catania si lecca le ferite, ma nel frattempo deve analizzare bene la sua prestazione. Al Massimino è arrivato un k.o. inaspettato, nonostante il pari di Foggia, contro un avversario ampiamente alla portata. Nella sfida con i laziali non c’è nulla da salvare se non un ritrovato Bethers.

Anche se l’approccio è stato leggermente migliore di quello in terra pugliese, al Catania sono mancati gioco, concretezza e soprattutto una reazione al gol subito. Nel primo tempo tanto possesso palla, però, fine a se stesso. Il centrocampo è parso privo di idee, gli uomini sulla trequarti, Jimenez e D’Andrea, non hanno trovato spunti e soluzioni per Inglese. Anche per Toscano era evidente che la squadra “non gira” e a inizio ripresa è ricorso ai cambi. Ma i neo entrati non hanno dato nulla se non per qualche spunto individuale di Lunetta. Troppo poco per impensierire il Latina.

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I nodi da superare

Le preoccupazioni ci sono, per tanti motivi. Dopo il primo tempo insufficiente di Foggia, i rossazzurri erano chiamati ai tre punti in casa. Soprattutto contro una squadra reduce da un momento di grande difficoltà come il Latina. E la non reazione alla rete subita, le difficoltà a rendersi pericolosi lasciano più di una perplessità. Gli etnei adesso perdono terreno in classifica, vengono superati anche dall’Avellino e il Benevento allunga.

I tifosi sperano che questo k.o. non abbia ripercussioni sulla stagione. Toscano dovrà lavorare duramente sulla sua squadra per far si che questo sia solo un incidente, per quanto doloroso, di percorso. La presunzione e l’atteggiamento molle di certi giocatori fa riflettere: una squadra che lotta per la vittoria del campionato non può permetterselo. Turris e Messina i prossimi esami, sottovalutarli potrebbe costare caro al termine della stagione.