Carattere, voglia, determinazione. Il Catania avanza e tra mille difficoltà (già note) dà tutto il possibile in campo. Non solo la squadra, ma anche allenatore, staff tecnico e medico. Chiedere di più a questo gruppo è impossibile, nella giornata di ieri è arrivato un pareggio contro la Virtus Francavilla che in questo momento vale oro.
Arrivato nella scorsa stagione, Francesco Baldini ha dato in poche settimane un’indennità alla sua squadre inanellando una serie di vittorie e risultati utili consecutivi. Al termine dell’annata ha deciso di restare e portare avanti il lavoro svolto, anche se l’organico è stato quasi totalmente cambiato. Con le risorse a disposizione il direttore sportivo Maurizio Pellegrino ha allestito un organico giovane e di indubbie qualità, ma di certo non basta per il grande salto.
Dopo settimane di rodaggio e incidenti di percorso, la squadra sta provando a dare il massimo. I tifosi lo sanno, anche la parte più calorosa si sta stringendo attorno al gruppo rossazzurro. La SIGI, invece, alla quale ormai da mesi si chiedono spiegazioni sulla situazione attuale e programma futuri, è stata attaccata senza mezzi termini anche dall’allenatore etneo.
“Siamo in una situazione complicatissima – afferma Baldini in conferenza stampa . Questa settimana ci sono venuti a trovare i tifosi e anche loro hanno capito che i ragazzi stanno dando tutto. L’area sportiva del Catania sta dando veramente tutto: quando dico area sportivo intendo il direttore Pellegrino, il mio staff, i giocatori, l’addetto stampa , Pippo Franchina. Ci metto dentro tutti quelli che stanno sulla barca remando dalla stessa parte. Chi non sta remando dalla stessa parte è la società. Ieri l’unica persona che è venuta a rassicurarci è stata Nicolosi. In questo momento l’area sportiva rema forte verso una direzione, la società sta remando al contrario. E’ ora che ci dicano come stanno le cose e che mantengano i loro impegni. Quello che è importante è che la società risolva i problemi. Domani è una giornata importante e abbiamo bisogno di salire tutti sulla stessa barca”.
Cosa chiedere di più ad una squadra costretta a lavorare in queste condizioni? Inevitabile che le questioni extra campo influenzino i giocatori e non puoi esserci sempre qualcuno a fungere da parafulmine. Qualche stagione fa Cristiano Lucarelli giunse a Catania in un contesto forse anche più difficile di quello attuale, e non fece solo l’allenatore.
Baldini ha detto pubblicamente qual è il quadro. I stipendi non sono stati pagati e la penalizzazione è dietro l’angolo: “I ragazzi hanno iniziato il 18 luglio senza mai fermarsi – ha aggiunto -. Siamo al 18 ottobre e non hanno mai preso uno stipendio, son ragazzi che non guadagnano decine di mila euro ma sono venuti a Catania solo per mettersi questa maglia addosso e per avere una possibilità importante in una piazza importante ed hanno bisogno di chiarezza. Io sono il responsabile e ho bisogno di dire queste cose per la prima volta da quando sono qui. Poi, io ho firmato col Catania prima che si iscrivesse al campionato. Le difficoltà le conoscevo, non le tiro fuori per convenienza, ma pensavo si remasse tutti dalla stessa parte. Questi ragazzi sono il mio orgoglio e l’orgoglio dell’area sportiva, a prescindere da chi faccia gli errori in campo”.
Senza il pagamento degli emolumenti ai calciatori, i punti di penalizzazione sarebbero da 2 a 4 più i due per lo stipendio di giugno. Occorrono circa 500 mila euro.
La scorsa settimana l’imprenditore Angelo Maugeri ha preso le distanze dalla Sigi e non lo ha fatto in silenzio, poi la replica dell’avvocato Giovanni Ferraù che ha risposto agli attacchi. Baldini non le ha mandate a dire ai diversi soci della Sport Investment Group Italia: “Ci sono persone che fanno delle chiacchiere, persone che non ho mai visto e conosciuto, che passano giornate intere in trasmissioni e giornali e non so neanche chi siano”.
Adesso le chiacchere stanno a zero, sono necessari interventi sostanziali per adempiere anche alle altre scadenze fiscali. Arriveranno?