Calcio

Il Catania dei giovani ne prende cinque dal Trapani: granata avanti in Coppa. Le pagelle

Il Catania imbottito di giovani della Primavera perde 5-0 al Massimino contro il Trapani: di Carraro, Celiento, Karic, Spini e Kanoute le reti che permettono ai granata di approdare ai quarti di finale della Coppa Italia Serie C. Rossazzurri eliminati. Di seguito le pagelle.

Le pagelle

Adamonis 5 – Com’era naturale che fosse, risulta più volte impegnato dagli avversari. Carraro lo punisce su punizione, poco può sulla rete di Celiento. In mezzo alcuni buoni interventi, nel primo tempo su Karic e Martina e qualche incertezza. Incolpevole sulle reti di Karic, Spini e Kanoute, ma più in generale non regala sensazione di grande sicurezza.

Allegra 5.5 – Paga un mismatch fisico evidente con Fall, ma con grande impegno a tratti riesce a compensare il divario. Grintoso e cattivo negli interventi, leggero e un po’ sfortunato nel rimpallo che porta allo 0-4 granata firmato Bifulco.

Quaini 6 – Fascia di capitano al braccio, tocca a lui guidare il reparto di giovanissimi. Sbroglia alcune situazioni pericolose, chiude in maniera attenta e salva sulla linea gol già fatto su Kanoute. Migliore in campo del Catania.

Sechi 6 – Come Allegra, Kanoute lo mette a dura prova dal punto di vista della struttura fisica. Lui se la cava con qualche buon intervento sul pericoloso numero 77 granata e più in generale tiene botta. Salva proprio su Kanoute nel finale.

Bonaccorso 5 – Rischia per un intervento su Fall in area che poteva costar caro, ma la decisione dell’arbitro di lasciar correre gli dà ragione. Gara non semplice per lui. Dal 66’ Raimo 5.5 – Qualche chiusura su Kanoute, ma più in generale si adegua al contesto della gara.

Luperini 5.5 – Qualche sussulto in più rispetto alle ultime deludenti uscite. Cerca più spesso l’inserimento e mette in mezzo nella ripresa un buon pallone per Ciniero. Certo, ancora distante dal suo meglio. Dal 66’ Jimenez 5.5 – Con il suo ingresso il tasso qualitativo del Catania si alza sensibilmente, ma non ci sono semplicemente i presupposti per incidere davvero sulla gara.

Forti 5.5 – Corsa e dinamismo, alterna qualche buona giocata a dei leziosismi di troppo. La sensazione è che il tocco ci sia, deve crescere nella gestione del pallone e dei tempi.

Ciniero 5 – Si perde Celiento in marcatura nell’occasione che porta allo 0-2 granata. Si inserisce bene nella ripresa su cross di Luperini ma non inquadra di testa la porta. Dal 66’ Carpani 5.5 – Mette un po’ di gamba all’inizio, poi si vede poco.

Privitera 6 – Dei giovani rossazzurri impiegati, è il più pronto fisicamente e tecnicamente. Ha una bella intuizione nel primo tempo quando serve Montalto con uno spiovente interessante, ma il centravanti non ci arriva. Ragazzo che avrebbe bisogno di giocare “tra i grandi” con continuità per crescere ulteriormente. Dal 59’ D’Emilio 5.5 – Ha l’opportunità di calcia verso la porta nel finale ma, decentrato, fa il massimo, incontrando l’opposizione del portiere.

Popovic 5 – Si rivede in campo dopo mesi e la sensazione che dà è di essere spaesato. Poche giocate utili, nessuna conclusione verso la porta. Dal 56’ Corallo 5.5 – Guida la transizione offensiva che conduce alla conclusione di D’Emilio, e scarica lui il pallone all’attaccante rossazzurro. Per il resto ha poche chance per mettersi in luce.

Montalto 5.5 – Ha una buona occasione nel primo tempo, ben servito da Privitera, ma non arriva al meglio sul pallone. Impegna nella ripresa Ujkaj con un colpo di testa. Per il resto non si risparmia in termini di applicazione, gli manca l’acuto in zona offensiva e ne soffre.

Toscano 5 – L’epilogo della gara era in un certo senso già segnato dalle scelte di formazione: tra inizio gara e sostituzioni, impiegati nove Under della Primavera rossazzurra. Visto il momento, con ben otto giocatori fuori per infortunio e la Cavese che incombe sabato, non aveva molte altre possibilità di scelta. Risultato pesante in negativo, ma la scelta era stata chiara: puntare tutto sul campionato. Si aspettava una squadra comunque capace di tenere il campo, ma da questo punto di vista il risultato è stato nettamente diverso.