Pesante battuta d’arresto. Il Catania al Massimino continua a far male: passa il Potenza 2-0 grazie alla doppietta siglata nel secondo tempo da capitan Caturano. Di seguito le pagelle.
Adamonis 4.5 – Al rientro da titolare, nel primo tempo è autore di alcuni buoni interventi, uno dei quali dopo 5′ su Caturano, ma si mostra un po’ insicuro nelle prese basse. Proprio in una situazione del genere, nella ripresa, il Catania prende gol: sul tiro da fuori di Felippe respinge male, e sulla sfera si avventa Caturano che fa tap-in. Davvero deludente sinora la sua avventura con la maglia del Catania.
Ierardi 5.5 – Fisico nei contrasti, arruffone palla al piede. Entra sugli avversari non sempre con i tempi giusti.
Quaini 5.5 – Riportato al centro della difesa stante l’assenza per infortunio di Di Gennaro, deve fronteggiare un cliente scomodo come Caturano. Sbroglia diverse situazioni potenzialmente pericolose, ma il primo gol del Potenza nasce da un suo disimpegno errato e sul raddoppio si perde Caturano.
Anastasio 5.5 – Da braccetto di difesa stavolta non è particolarmente lucido nelle letture. Con l’ingresso di Castellini, torna a giostrare da quinto e alza il suo rendimento, ma non basta. Dall’89’ Verna s.v. – Ultimi minuti con risultato già in mano al Potenza.
Carpani 5.5 – Toscano ha Raimo a disposizione, ma premia comunque l’ex Recanatese nella posizione in cui sta giocando nelle ultime gare. Sbaglia molto tecnicamente, specie nel controllo di palla ed in generale, nonostante la buona volontà, è poco efficace. Dal 73′ Raimo 5.5 – Ridotto impatto sulla gara.
De Rose 6 – Pimpante, dinamico, recupera palloni e li distribuisce con qualità. È autore di alcuni interventi difensivi risolutivi e utilizza tutta la sua esperienza nelle giocate.
Sturaro 5.5 – Un po’ in sofferenza, poco lucido nelle scelte e con qualche errore di troppo nei suggerimenti. Comunque generoso, non si risparmia in termini di corsa e volontà. Dal 65′ Inglese 5.5 – Ha qualche buona intuizione ma è coinvolto dal grigiore generale della squadra.
Lunetta 5.5 – Al 14′ aveva siglato il vantaggio rossazzurro con un gran colpo di testa, potente e angolato: tutto vano però, perché l’arbitro aveva fischiato un fallo di Montalto. La gamba non è ancora quella dei tempi migliori, infatti la sua gara dura solo un tempo. Dal 46′ Castellini 5.5 – Fisicamente non sta bene e si vede: molto lontano dal Castellini ammirato durante la sua esperienza in maglia rossazzurra.
Jimenez 6 – Brillante palla al piede, è il più ispirato dei rossazzurri. Regala giocate di qualità, calcia in porta, si fa trovare bene tra le linee. Uno dei pochi a regalare qualche spunto.
Stoppa 5 – Il più in forma dei rossazzurri nel primo tempo fatica a prendere in mano la squadra anche se sembra sempre pronto ad accendersi. Comunque volitivo, anche se meno determinante nelle giocate rispetto alle ultime gare. Nel finale si procura il calcio di rigore ma lo calcia davvero male esaltando i riflessi di Alastra.
Montalto 5 – Avulso dal gioco, mai pericoloso sotto porta, sfiduciato. Se il gol di Taranto poteva rappresentare un nuovo inizio per lui, è completamente mancata la riprova. Dal 46′ D’Andrea 5.5 – Serve più peso, più personalità in zona offensiva: si vede davvero poco.
Toscano 5 – Le assenze pesano sulle scelte iniziali: senza Bethers, Di Gennaro e Guglielmotti, con Castellini non al meglio, ridisegna il Catania scegliendo Montalto al centro dell’attacco (Inglese parte dalla panchina, evidentemente non al top). La squadra non sembra avere la cattiveria e la determinazione necessarie per prendere in mano davvero la partita, subisce il gol del Potenza e sostanzialmente si scoglie. Personalità davvero poca nella ripresa, la sua mano oggi proprio non si è vista. Sconfitta molto pesante, dura da digerire: il Catania doveva chiudere bene l’anno e invece nella penultima del 2024 arriva un pesante k.o. Si era accennato agli infortuni: sarebbe interessante capire il perché dei tanti stop di questa prima parte di stagione.