Caltanissetta

Caltanissetta, alta tensione a Pian del Lago, ora si cercano nuovi equilibri

CALTANISSETTA – Assicurare la continuità e l’efficienza dei servizi erogati al Centro per migranti di Pian del Lago. È quanto ribadito dal prefetto Chiara Armenia nel corso di una riunione convocata a Palazzo del Governo per trovare una soluzione nei confronti dei lavoratori del centro, che hanno duramente protestato dopo i ritardi – fino a cinque mesi – nel pagamento degli stipendi. Al vertice in Prefettura hanno preso parte, tra gli altri, anche il questore Emanuele Ricifari, i rappresentanti dell’Azienda sanitaria provinciale e dell’Inps, nonché una delegazione dell’Ente gestore Essequadro.

La difficile situazione dei lavoratori del centro migranti

I sindacalisti hanno anche chiesto l’intervento dei deputati regionali e nazionali e del sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, ma quella dei lavoratori del centro continua a essere una situazione difficile. In ogni caso, nonostante la mancata retribuzione, i dipendenti hanno continuato a erogare i servizi. Dopo tanta attesa, però, adesso in molti si sono ritrovati nell’impossibilità economica di pagare il mutuo, le forniture di energia elettrica, l’affitto, l’assicurazione dell’autovettura e quant’altro, scegliendo di destinare quando e quanto possibile all’acquisto dei beni di primissima necessità come il cibo per loro e i loro familiari.

Durante l’incontro il prefetto Armenia ha invitato espressamente l’Ente gestore a dare esecuzione al contratto di appalto e ai relativi atti aggiuntivi, con particolare riguardo alle unità di personale da impiegare, in misura proporzionale al numero di stranieri complessivamente presenti nella struttura e alla prioritaria esigenza di garantire l’erogazione dei servizi di assistenza sanitaria in favore degli stranieri.

I rappresentanti dell’Azienda sanitaria provinciale hanno assicurato la piena attuazione della convenzione stipulata con la Prefettura per l’esecuzione di tutti gli accertamenti clinici ritenuti necessari dal personale medico in servizio anche con riferimento ai casi che erano stati segnalati dalla Borderline Sicilia Onlus.

In merito al ritardo nel pagamento delle retribuzioni ai dipendenti dell’ente gestore il prefetto ha reso noto il proprio intendimento di avviare, previa autorizzazione del ministero dell’Interno, ogni utile iniziativa per la corresponsione delle retribuzioni nette in capo ai singoli lavoratori.