Caltanissetta

Caltanissetta, formazione e informazione per la sicurezza sul lavoro

CALTANISSETTA – Rafforzare i controlli e mirare alla formazione e informazione come strumenti di carattere preventivo, che contribuiscono a diffondere una cultura della sicurezza capace di accrescere a tutti i livelli la consapevolezza del rischio, stimolando il naturale rispetto delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Questo l’obiettivo rimarcato dal prefetto Chiara Armenia nel corso della riunione del Tavolo di coordinamento istituito in seno all’Accordo interistituzionale per la sicurezza nei luoghi di lavoro e il contrasto del lavoro irregolare.

Erano presenti all’incontro il sindaco Roberto Gambino, il primo dirigente della Questura Gaspare Calafiore, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri colonnello Vincenzo Pascale, il comandante provinciale della Guardia di Finanza colonnello Stefano Gesuelli nonchè, in collegamento da remoto, i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, i rappresentati dell’Ispettorato del lavoro, dell’Inps, dell’Inail, dei Vigili del fuoco, dello Spresal, di Confagricoltura, di Sicindustria e degli ordini degli ingegneri, degli architetti e dei consulenti del lavoro.

Buoni risultati, secondo quanto emerso dall’incontro, si stanno ottenendo dai controlli effettuati dalle forze dell’ordine e dagli Enti preposti, così come evidenziato dal sindaco nisseno e dalle organizzazioni sindacali. I controlli infatti hanno stimolato e stanno stimolando una maggiore attenzione al rispetto delle norme di sicurezza, dando un segnale chiaro alle imprese.

Sul piano della formazione i referenti degli Enti preposti a promuovere l’attività formativa hanno assicurato massimo impegno al riguardo, anche alla luce degli obblighi assunti con la firma dell’accordo. Su impulso del prefetto, in vista della nuova campagna europea 2023/2025 “Ambienti di lavoro sani e sicuri”, è stata programmata l’imminente organizzazione di percorsi formativi che si rivolgano ai professionisti, ai lavoratori e che coinvolgano anche ai ragazzi delle scuole che si affacciano al mondo del lavoro nell’ambito nel progetto di alternanza scuola-lavoro, affinché tutti siano destinatari di un’adeguata azione formativa e informativa che promuova la cultura della sicurezza.