Caltanissetta

Caltanissetta, settore food consegna chiavi dei locali al sindaco

CALTANISSETTA – “Io resto chiuso”. Questo lo slogan dei commercianti nisseni del settore food & beverage che, aderendo all’iniziativa #risorgiamoitalia, hanno filmato all’interno delle loro attività lo spegnimento definitivo delle luci. Un’iniziativa di protesta contro la mancanza di risposte concrete da parte del Governo su come proseguire le attività dopo l’emergenza Coronavirus.

“Stiamo ancora aspettando – ha affermato Alfonso Grillo, presidente di Fipe Concommercio – le risposte per capire come proseguire. In questo momento, nonostante l’apertura prevista a giugno, non ci sono le condizioni per poter riaprire le attività. Aprire vorrebbe dire andare incontro a chiusura certa. Sicuramente i clienti non andranno a consumare i pasti al ristorante o andranno al bar, quindi la soluzione migliore è quella di rimanere chiusi”.

“Aprendo – ha aggiunto – si dovranno affrontare i costi di gestione, che si sono tra l’altro sostenuti anche nei mesi di chiusura, e degli investimenti necessari per sanificare i locali a fronte di incassi che non arriveranno, se non in maniera ridotta, e non permetteranno di coprire i costi. Ci vogliono interventi adeguati per permetterci di ripartire. Ma se non abbiamo la minima idea di come e quando riprenderà il lavoro, come si può pensare di indebitarsi ulteriormente?”.

“In ogni caso – ha concluso Grillo – verrebbe a mancare la sicurezza: chi garantisce per i clienti e per i dipendenti? Il titolare è responsabile in toto se il dipendente si ammala. Se si facessero i tamponi a tappeto individuando anche gli asintomatici potrebbero esserci i presupposti per la riapertura”.

L’iniziativa #risorgiamoitalia è la prima di una serie di iniziative attese nelle prossime settimane. Intanto, le chiavi delle attività sono state simbolicamente consegnate al sindaco Roberto Gambino. “Accolgo volentieri – ha detto il primo cittadino – la consegna delle chiavi da parte dei commercianti del settore food & beverage. Le custodirò gelosamente e nel momento in cui tutto sarà appianato le riconsegnerò ai legittimi proprietari, che hanno diritto di andare avanti in serenità e trovando le risorse per mantenere le loro famiglie”.

“Noi – ha concluso – stiamo mettendo in atto tutto quello che possiamo fare come Comune, per esempio non facendo pagare la Tosap e posticipando la Tari a fine anno, nella speranza che tutti possano riprendere a lavorare, ma sicuramente sarà il Governo a dover prendere le decisioni. Da primo cittadino, mi sento di mettermi alla testa di queste imprese che sono in grandissima difficoltà e molte delle quali non sono in grado neanche di riaprire. Ci sono in ballo delle tematiche complesse che soltanto a livello regionale o nazionale possono essere affrontante in maniera costruttiva”.