Caltanissetta

Caltanissetta, dieta mediterranea una grande risorsa

CALTANISSETTA – Realizzare il primo Parco mondiale policentrico e diffuso dello stile di vita mediterraneo. Questo l’ambizioso progetto strategico su cui sta lavorando l’Amministrazione comunale – e a cui, come già riportato nei giorni scorsi, hanno già aderito alcuni Municipi dell’Isola – volto a valorizzare il patrimonio alimentare, culturale, naturalistico e identitario presente nel territorio al fine di creare delle condizioni favorevoli affinché si possano attrarre nuove risorse.

“Riteniamo – ha spiegato l’assessore alla Crescita territoriale Francesco Nicoletti – che un attrattore, forte e distinguibile, internazionalmente riconosciuto, capace di far diventare il territorio anche una stabile destinazione turistica, fruibile e destagionalizzata, punto di riferimento, attrazione e volano di processi di sviluppo, sia diretti che indiretti possa essere la dieta mediterranea, riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco nel 2010. Un piano strategico che intende coinvolgere i territori del nisseno e della Sicilia centrale che vedrà il Comune di Caltanissetta quale soggetto promotore dell’iniziativa e assumerà il ruolo di coordinatore e soggetto garante della rete e responsabile della attuazione del Piano strategico”.

La Giunta retta dal sindaco Roberto Gambino, nei giorni scorsi, ha infatti approvato lo schema di accordo di partenariato con soggetti privati (associazioni, gruppi, ecc…) per contribuire alla realizzazione del Parco. Il Piano strategico, come si legge nel documento di adesione al partenariato, si fonda su altre due matrici: l’insieme delle buone pratiche per il i buon cibo e il buon vivere comunitario, a partire da esperienze internazionali come il Movimento Terra madre e le suggestioni derivanti dall’enciclica di papa Francesco “Laudato si”.

“Il progetto – ha spiegato Nicoletti – sotto il profilo organizzativo assumerà la forma del Parco policentrico diffuso, prevalentemente plein air, dove coniugare la fantasia con la cultura, la mitologia con la storia, i valori comunitari con il divertimento, la gioia con il sapere. Protagonisti saranno i bambini e le famiglie, gli adolescenti e i giovani”.

Sotto il profilo strumentale il progetto assumerà il modello del Cis (Contratto istituzionale di sviluppo) così come attuato nel Molise e nel foggiano. Sotto il profilo economico si punta a potenziare e qualificare la filiera agricola, agroindustriale ed enogastronomica del nisseno e della Sicilia Centrale, sia nei mercati internazionali sia nei mercati interni domestici. Altro obiettivo è incrementare e diffondere il turismo di qualità, regionale, nazionale e internazionale dei territori coinvolti, il turismo lento, il turismo valoriale, relazionale ed esperienziale.

Queste le reti che saranno coinvolte: delle cucine della dieta mediterranea; delle ludoteche dello stile mediterraneo; dei centri multimediali; reti commerciali, dei castelli e dei borghi; del patrimonio naturalistico, rurale, della biodiversità; rete del patrimonio culturale, materiale ed immateriale; della mobilità dolce (vie Francigene, via delle Rosalie, via dei Frati) e della mobilità ordinaria.