Caltanissetta

Le vie dei tesori a Caltanissetta, tutto pronto per l’ottava edizione

CALTANISSETTA – Ottava edizione de “Le vie dei tesori a Caltanissetta” grazie alla collaborazione del Comune e della Diocesi. Tre weekend dal 14 al 29 settembre, dodici luoghi da scoprire con le loro bellezze e la loro storia che si sommeranno a esperienze, passeggiate naturalistiche e persino una ghost town, Borgo Guttadauro, uno dei cosiddetti borghi fascisti abbandonato dagli anni sessanta.

L’edizione è stata presentata nel corso di una conferenza stampa a Palazzo del Carmine dall’assessore alla Cultura Giovanna Candura e dal vicepresidente della Fondazione Le Vie dei Tesori Marcello Barbaro.

Per le Vie dei Tesori i saloni della Prefettura aprono le porte al pubblico

Tra le novità per la prima volta i saloni della Prefettura, ospitati nel salone della Provincia, apriranno le porte ai visitatori che potranno ammirare le decorazioni degli artisti, le vetrate istoriate e un delizioso giardino nascosto. Un festival per riappropriarsi della bellezza, così come è stato pensato dagli ideatori della manifestazione, che lo scorso anno ha registrato in città un forte incremento con 5127 visitatori e una ricaduta turistica sul territorio di oltre 200 mila euro.

“Le Vie dei Tesori – ha affermato l’assessore Giovanna Candura – sono un’iniziativa ormai consolidata nella nostra città che permettono di far conoscere beni culturali nisseni poco noti, non soltanto ai turisti ma anche dagli stessi cittadini. La visita guidata offre la possibilità di scoprire curiosità e cenni storici che rendono il nostro patrimonio architettonico un ambiente familiare. Auspichiamo che questo Festival possa diventare sempre più un arricchimento culturale per il territorio e consenta di far crescere l’indotto economico per le maestranze locali”.

Le Vie dei Tesori tornano in una delle città storiche della manifestazione – sostiene Marcello Barbaro, vicepresidente della Fondazione Le Vie dei Tesori – abbiamo un programma nuovo, pieno di curiosità a cui collaborano i ragazzi di quattro scuole nissene e molti privati si sono avvicinati offrendo scampoli sconosciuti di questa città”.

Le Vie dei Tesori, un programma ricco di luoghi da scoprire

Un programma ricco di luoghi da scoprire messo insieme cercando l’effetto meraviglia e lo storytelling a cui ha lavorato il gruppo formato da Luigi Garbato, Michele Mendolia Calella, Irene Bonanno, Aurelia Speziale, Carlo Mastrosimone, Selene Tumminelli, Pascal Resta e Pasquale Tornatore.

Tra i luoghi da scoprire l’Abbazia di Santo Spirito con il suo giardino dove i frati coltivavano le essenze per il famoso amaro di cui consegnarono la ricetta segreta a Salvatore Averna. Altro luogo il Conservatorio Bellini che espone strumenti musicali anche antichi nell’ex Istituto di beneficenza voluto da Ferdinando II di Borbone: a quel periodo risale una stranissima collezione di macchine tipografiche su cui il maestro Antonio Caglià Guittard nel XIX secolo insegnava il mestiere di tipografo ai ragazzi del territorio.

Tra le chiese la quattrocentesca San Domenico che prima dell’Unità ospitò le tombe dei Moncada e oggi mostra una suggestiva cripta settecentesca con tre diverse tipologie di colatoi per l’essiccazione dei cadaveri; la Madonna dell’Assunta voluta dalla contessa Aloisa De Luna che volle esservi sepolta con il figlio Francesco II Moncada; la moderna San Pietro con la sua storia di incontro tra le comunità e le sculture dell’artista nisseno Girolamo Ciulla. Si scoprirà anche un presepe settecentesco del Matera nella sontuosa Sant’Anna affiancata all’Istituto Testasecca voluto dal signore delle miniere. Superando l’ex mulino dei fratelli Tortorici, poi Villa Lapadura oggi trasformata in Officina per artisti emergenti e affermati (che esporranno durante il festival), si giungerà all’ottocentesco edificio sulla collina del Tondo che ospita sia la Provincia che la Prefettura e l’alloggio del prefetto.

Le Vie dei Tesori, anche Palazzo Moncada visitabile

Altro luogo che potrà essere ammirato è Palazzo Moncada, voluto a metà 600 da Luigi Guglielmo Moncada, non venne mai completato e fu edificata soltanto la parte posteriore, rivolta verso il giardino, impreziosita da una fastosa teoria di mensoloni, “gattoni” (cornici ricurve), con figure umane e animali. A Palazzo del Carmine, sede del Comune, si entrerà nei saloni affrescati, nella sala consiliare e nel gabinetto del Sindaco. Sarà possibile visitare il Teatro Margherita, intitolato alla consorte del futuro re Umberto I, inaugurato nel 1875 con il Macbeth di Verdi. Infine l’area archeologica Palmintelli, nel centro della città, dove fu scoperto un complesso funerario di tombe a grotticella dell’età del Bronzo. Altro luogo inedito è il borgo fascista Guttadauro nel territorio di Butera, costruito, abbandonato e dimenticato negli anni Sessanta, nessuno mai volle abitarvi.

Previsto anche il trekking nelle miniere di zolfo

Tra le altre attività previste il trekking di 14 chilometri dalle masserie e dalla miniera di zolfo Giumentaro con i resti del pozzo Santa Barbara, sulla strada per Monte Capodarso; altro percorso la riserva di Lago Sfondato, bacino il cui letto è sprofondato nel 1907. Per partecipare basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito www.leviedeitesori.it o negli info point allestiti durante il Festival. Un coupon da 18 euro è valido per dieci visite, da dieci euro per quattro visite e da tre euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da sei euro.