CALTANISSETTA – Prosegue l’impegno in città per la lotta all’abusivismo edilizio. Dopo una prima riunione operativa avvenuta nel mese di luglio al Palazzo di Governo, ove è emersa la volontà delle istituzioni presenti a ripristinare la legalità mediante un’opera congiunta fra l’Autorità Giudiziaria e le Amministrazioni locali, nei giorni scorsi è stato firmato un protocollo d’intesa che sancisce nero su bianco questo impegno.
Un documento sottoscritto alla presenza del prefetto Cosima Di Stani dal Procuratore Generale della Repubblica Lia Sava, dal Procuratore distrettuale di Caltanissetta Amedeo Bertone, dal Procuratore di Gela Fernando Asero e dai sindaci dei comuni di Butera, Caltanissetta, Gela, Mazzarino e Niscemi. Alla riunione erano presenti anche il magistrato referente per le demolizioni abusive Lucia Brescia e i rappresentanti dei servizi pubblici essenziali di Caltaqua ed Enel distribuzione.
Un fenomeno quello dell’abusivismo edilizio che non risparmia il territorio della provincia, numerosi gli immobili gravati da ordine di demolizione stabilito con sentenza passata in giudicato. Le maggiori criticità sono emerse nel Comune di Gela ma anche in altri Comuni della provincia nissena il fenomeno è presente.
“Grazie alla sottoscrizione del protocollo – afferma il prefetto Cosima Di Stani – si rinsalda la collaborazione fra l’Autorità Giudiziaria ed i Comuni nel perseguimento del fondamentale obiettivo di restituire la legalità a determinati territori, in un settore storicamente travagliato quale è quello dell’edilizia residenziale abusiva, in cui non di rado sono presenti fattori speculativi ed interessi criminosi. L’impegno assunto dalle parti contraenti, prevedendo una stretta collaborazione interistituzionale, ha proprio come obiettivo quello di permettere che si possa dare una risposta, la più celere possibile, a tali deprecabili fenomeni rinnovando la fiducia dei cittadini verso le istituzioni e verso la legalità”.
Una cabina di regia quella istituita in prefettura che definirà una graduatoria degli interventi di demolizione ed un monitoraggio degli stessi. La definizione dell’ordine degli interventi sarà effettuata con la metodologia prevista dal Protocollo stesso che individua delle “fasce d’intervento”, tenendo conto, all’interno di ciascuna di esse, di taluni criteri di priorità quali, ad esempio, immobili insistenti su aree demaniali, immobili pericolosi per la pubblica e privata incolumità oppure immobili nella disponibilità di soggetti condannati per reati gravi. Le Amministrazioni Locali – secondo quanto previsto nel protocollo – si impegneranno a procedere alla demolizione, anche per conto dell’Autorità Giudiziaria, ed al reperimento fondi per lo svolgimento dell’abbattimento dei manufatti abusivi.