Caltanissetta

Caltanissetta migliora grazie ai Custodi del bello

CALTANISSETTA – Arrivano in città i Custodi del bello, grazie a una collaborazione tra Comune, Caritas e cooperativa Sicomoro. L’intento è quello di offrire ai soggetti svantaggiati esperienze innovative e personalizzate di accompagnamento, finalizzate a una vera integrazione nei processi produttivi, nonché l’esecuzione a favore del Comune di attività di pulizia e piccola manutenzione dei beni comuni.

La proposta di collaborazione avanzata dalla Caritas, come si legge nella determina, si inquadra nei principi dell’articolo 26 del Regolamento sulla partecipazione civica. Un’esperienza non nuova per la realtà diocesana, che in passato ha promosso diversi percorsi di inclusione lavorativa che hanno dato la possibilità di ottenere ottimi risultati dal punto di vista dei progetti individuali di inclusione e che potrebbero avere anche un impatto positivo sulle esigenze dell’Amministrazione.

“Abbiamo aderito con entusiasmo a questa iniziativa – ha commentato il sindaco Roberto Gambino – per la quale ringraziamo la Caritas diocesana e la cooperativa il Sicomoro, che hanno dato alla città di Caltanissetta la possibilità di condividere questo progetto. Sarà attivato insieme alle città più importanti d’Italia, perché riteniamo possa essere un segnale di rinascita dopo il bruttissimo periodo della pandemia e perché siamo convinti possa anche essere un modello concreto di integrazione e di miglioramento degli spazi in cui viviamo. Siamo certi che il modello del Patto di collaborazione tra Comune e cittadini possa essere applicato in tante altre occasioni e possa portare gli stessi nisseni ad amare maggiormente la città prendendosene cura personalmente per una piccola parte e con piccole azioni concrete”.

Il percorso offrirà la possibilità a sei persone appartenenti alle “categorie fragili” di essere formate e impegnate in attività di piccola manutenzione ordinaria di spazi cittadini, di mantenimento del decoro e della pulizia negli stessi, anche attraverso una attività di segnalazione di chi produce degrado gettando immondizia in maniera non regolare per le vie della città. Il Patto avrà una durata di 36 mesi e non comporterà nessun onere economico per le casse comunali.

Si intende, tra l’altro, promuovere la partecipazione attiva della cittadinanza residente nelle zone interessate dagli interventi coinvolgendo parrocchie, associazioni, consigli di quartiere, cittadinanza, aggregazioni giovanili. Tutte le persone coinvolte nel progetto potranno beneficiare di un’offerta formativa ampia e diversificata. Oltre al ruolo operativo, le squadre potranno diventare un punto di riferimento per la cittadinanza interfacciandosi con le persone residenti e i partner di progetto, incidendo positivamente sulla qualità dell’ambiente e sulla coesione sociale.

I custodi del bello, come ribadito dall’Amministrazione comunale, non si sostituiranno all’attività ordinaria di decoro e tutela dell’ambiente cittadino in capo alle aziende appositamente incaricate ma ne completeranno e rafforzeranno il compito operativo attraverso un’attività diversificata di cura approfondita e di specializzazione nell’intervento.