Un segnale importante, per dimostrare che la comunità locale si oppone a gesti di questo genere e per ricordare a tutti l’importanza di commemorare con rispetto chi si è sacrificato per la propria Patria. Ha assunto questo duplice significato l’intervento – realizzato grazie all’impegno congiunto degli operatori della Ghelas e di una ditta specializzata – con sui sono state completamente rimosse le scritte vandaliche, tracciate con vernice spray, con le quali era stato deturpato il memoriale in ricordo dei caduti della Seconda guerra mondiale, situato lungo il tratto della Gela-Catania”.
A salutare con soddisfazione questo intervento, piccolo ma estremamente simbolico per la comunità locale, è stato lo stesso ex sindaco di Gela, Lucio Greco, il quale non ha esitato a bollare come “deficiente” chi si è accanito sulla scultura munito di bombolette. “Questo monumento – ha affermato il primo cittadino gelese – rappresenta un pezzo importante della nostra memoria collettiva e un simbolo del sacrificio di coloro che hanno combattuto per la nostra libertà. Per questo è fondamentale preservarne la dignità e il decoro”.
Greco ha pertanto voluto esprimere “un sincero elogio all’amministratore delegato della Ghelas Guido Siragusa per la pronta risposta e l’efficienza dimostrata in questa circostanza. Inoltre, un plauso va ai pochi, ma instancabili, dipendenti della municipalizzata che hanno lavorato duramente per restituire il giusto onore a questo luogo. Le loro dedizione e professionalità sono un esempio per tutti”.
L’ex sindaco ha poi colto l’occasione per lanciare una stoccata ai propri avversari politici, che per lungo tempo hanno proposto di chiudere la partecipata. “E pensare – ha concluso – che c’era chi voleva liquidare la Ghelas. Tutta la comunità continui a vigilare affinché tali atti di vandalismo non si ripetano. Collaboriamo tutti attivamente per mantenere i nostri spazi pubblici rispettati e curati”.