Caltanissetta

Caltanissetta, scuola-lavoro ai tempi del Coronavirus

CALTANISSETTA – È possibile, in tempi di pandemia e didattica a distanza, realizzare i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento ritenuti, per legge, obbligatori gli studenti delle scuole medie superiori? Per la Camera di Commercio la risposta è affermativa e, per chiarire meglio tutto l’indotto, è stato organizzato un seminario online cui hanno partecipato esperti del settore, tecnici, dirigenti scolastici e allievi.

In particolare è stata illustrata la modalità d’interazione con le aziende attraverso la piattaforma di alternanza scuola-lavoro creata per favorire l’incontro della domanda e dell’offerta tra imprese e allievi, e il di orientamento della Cciaa per far conoscere il mercato del lavoro, le professioni più richieste e quelle “del domani”.

“I dati statistici – ha detto il commissario straordinario della Camera di Commercio di Caltanissetta, Giovanna Candura – mostrano come molte aziende non trovino le risorse professionali adeguate a svolgere le loro attività imprenditoriali. Creare un ponte tra i banchi di scuola e le scrivanie in azienda permette di creare un circolo virtuoso esponenziale. A beneficiarne, infatti, non sarebbero solo le imprese e i dipendenti, bensì tutto il territorio”.

Le Camere di Commercio, infatti, nell’ambito delle funzioni istituzionali attribuite dal Dlgs. 219/2016 di orientamento al lavoro e alle professioni, hanno realizzato una serie di strumenti per l’orientamento, della formazione e del lavoro raccolti e resi disponibili attraverso una suite online.

All’incontro organizzato dalla Cciaa nissena, moderato da Matilde Falcone, operatrice territoriale Anpal Servizi, hanno partecipato per gli indirizzi di saluto la commissaria straordinaria Giovanna Candura, il segretario generale della Camera di Commercio di Caltanissetta Gianfranco Latino, il segretario generale di Unioncamere Sicilia Santa Vaccaro, la responsabile Area territoriale Sicilia Anpal servizi Patrizia Caudullo, le dirigenti scolastiche dell’Itet Rapisardi-Da Vinci Santa Iacuzzo, dell’Iiss Di Rocco Giuseppina Terranova e dell’Ite Luigi Sturzo Concetta Rita Cardamone. Le relazioni e gli approfondimenti tematici sono stati curati dalla consulente InfoCamere e Camera Commercio Maddalena Venezia e dalle operatrici territoriali Anpal Servizi Silvana Saporito e Serena Schillirò. Non è mancato un case history dell’esperto gestione dell’Energia e imprenditore Carmelo Fabio Viviano, che ha incentivato gli studenti presenti a “non accontentarsi mai” ma, al contrario, potersi mettere in gioco e uscire fuori dagli schemi per seguire le proprie aspirazioni professionali.

“Bisogna avere il coraggio di scommettere su sé stessi – ha detto il segretario generale Latino – uscendo dalla propria comfort zone e puntando su uno spirito vivo di imprenditorialità. Questo incontro è servito per solidificare meglio il ponte tra la scuola e le istituzioni e aiutare i giovani a trovare il proprio futuro”.

“Una grande opportunità per le scuole presenti – ha commentato Matilde Falcone – perché si è parlato di apprendistato come opportunità di approccio al mondo del lavoro. Lavorare e studiare è difficilissimo, ma i ragazzi in apprendistato hanno mostrato tantissima maturità. A Caltanissetta sono stati attivati numerosi percorsi di apprendistato e grazie ad Anpal servizi, numerosi laboratori di politica attiva del lavoro sono stati istituiti. Dobbiamo continuare su questa scia, facendo rete tra le istituzioni per costruire il futuro dei nostri giovani”.

È stata sottolineata l’importanza di vivere delle esperienze nel resto dell’Italia o all’estero che, anche attraverso i Pcto, i tirocini o l’apprendistato di primo livello, possano accrescere le competenze personali e le soft skill. Abilità, attitudini e capacità di gestire in modo adeguato la flessibilità e il problem solving. Entrambe attitudini che permettono all’individuo di diventare un professionista di successo. Per raggiungere questo obiettivo, però, è necessario creare e sfruttare una rete composta da istituzioni, organizzazioni e realtà private. Tutti devono contribuire per consentire alle future generazioni di “non emigrare”, di promuovere laboratori pratici basati su compiti di realtà e simulazioni per trasformare il proprio territorio in un bacino di imprese di successo.