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Caltanissetta, tamponi ragazzi autistici, denunce delle famiglie

“Dopo l’accertamento la scorsa settimana di un caso di positività nei centri dedicati all’autismo ‘Eubios’ e ‘Per correre’, le famiglie sono state avvisate con una comunicazione asettica, peraltro fatta pervenire alle strutture dedicate e non a loro, che stamane si sarebbero dovute recare presso il drive in allestito presso la palazzina C dell’ospedale Sant’Elia, per sottoporre ragazzi e ragazze ad un tampone molecolare, come qualunque altra persona normodotata che sa reggere l’impatto dell’attesa e soprattutto di un ambiente non familiare, dove effettuare un esame che nella migliore delle ipotesi è a dir poco fastidioso”. A denunciare i disagi vissuti questa mattina dai ragazzi autistici e dalle loro famiglie è l’Ispedd (Istituto per i disturbi pervasivi dello sviluppo e l’autismo) di Caltanissetta.

“È stata una mattinata estenuante – afferma la vicepresidente Carmela Di Marco – perché ho provato fin dalle prime ore del mattino a mettermi in contatto telefonico con i medici responsabili del drive in per meglio comprendere se e come fosse stato organizzato il servizio per i nostri ragazzi e ragazze, ma la linea telefonica è risultata perennemente occupata, con il risultato di aver provocato una situazione di stress per noi e per i nostri figli, che soltanto chi vive direttamente il problema può comprendere, il resto è purtroppo un mare di indifferenza.

Sarebbe stato opportuno far fare il tampone in ambienti familiari, abitazioni private o strutture dedicate, alla presenza degli operatori e delle operatrici che i nostri figli conoscono da tempo e con cui hanno instaurato un rapporto di piena fiducia”.

“Ci auguriamo – conclude Maria Grazia Pignataro, presidente dell’Ispedd – che non succeda la stessa cosa quando arriverà il turno per le persone disabili di vaccinarsi“.