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Camastra scende in piazza per dire No ad ogni forma di violenza, contro ogni forma di sopruso e per dire sì alla trasparenza e alla legalità. La giunta comunale di Camastra, i sindaci di Agrigento, Naro, Campobello di Licata, Castrofilippo e Montallegro, insieme agli studenti e ai ragazzi ospiti delle comunità “Grande Famiglia” sono scesi in piazza in un lungo corteo partito dal centro culturale, come segno di vicinanza e solidarietà al primo cittadino Dario Gaglio, vittima nei giorni scorsi di un atto intimidatorio.
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Due le lettere anonime, che sono state recapitate all’ufficio di Protezione civile e al magazzino del palazzo di città. I carabinieri hanno già sequestrato gli scritti e adesso si stanno occupando dell’attività investigativa. La Prefettura di Agrigento ha disposto la vigilanza generica radio controllata per il primo cittadino. Saranno effettuati maggiori passaggi delle pattuglie davanti l’abitazione di Gaglio, i luoghi più frequentati dallo stesso e il Municipio. Le missive sono entrambe redatte con penna blu; su una vi è scritto: “O ti dimetti o ti ammazziamo!”. Sull’altra l’invito chiaro, e anche in questo caso, minaccioso a “Lasciare il Comune”.
A seguito dell’episodio, il primo cittadino ha subito affermato di non voler cedere in alcun modo. “Non ci sarà nessun tentennamento, vado avanti come sempre ho fatto in questi anni con un’amministrazione improntata alla massima legalità e trasparenza. Da buon sportivo qual ero, so resistere e perseverare”.
“Non ho paura”, dice il sindaco Dario Gaglio a margine della marcia che ha attraversato le vie del paese, Camastra. “Queste minacce hanno portato solo rammarico e mortificazione. Non è possibile che ancora oggi si verificano questi atti di violenza”, continua il sindaco particolarmente emozionato per la solidarietà che i cittadini gli hanno dimostrato quest’oggi.