Agrigento

Campobello di Licata, scandalo schede sbagliate: parte indagine interna

Via alle indagini interne per il caso per il caso della stampa di “schede non conformi al modello legale stabilito” che ha portato all’annullamento delle elezioni amministrative di Campobello di Licata (Agrigento) da parte del Cga e la conseguente decadenza del sindaco Antonio Pitruzzella e del consiglio comunale.

Il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, insediatosi lo scorso 23 maggio, sta cercando di capire attraverso un’indagine informale e interna cosa sia accaduto nel giugno del 2022.

Le parole del prefetto di Agrigento

“Stiamo cercando di capire come mai, all’epoca, sia stato fatto quello che il Cga ha considerato un errore – le parole del prefetto Romano – Il Tar non lo aveva considerato tale, ma il Cga ha deciso così ed è una sentenza definitiva: è quindi un errore, dobbiamo prenderne atto e correggere per il futuro”.

A Campobello di Licata, ai tempi, sembrerebbe che nessuno si fosse accorto per tempo del caos legato alle schede elettorali. E non c’è stata possibilità, come invece è accaduto in altri posti della penisola, di correre ai ripari. Solo ad avvenuta proclamazione degli eletti è stato poi presentato un ricorso al Tar Sicilia.

Il sindaco decaduto: “Situazione grottesca”

Non è stato un ‘colpo’ facile da ricevere, ma le sentenze si accettano. In questo caso la stiamo sia accettando che subendo perché questa situazione, oserei dire grottesca, va a danneggiare un’intera comunità”. Lo ha detto Antonio Pitruzzella, sindaco decaduto di Campobello di Licata (Agrigento) a seguito dell’annullamento da parte del Cga delle amministrative del 14 giugno del 2022 perché le schede elettorali sulle quali si sono espressi i cittadini non erano state stampate in maniera conforme. Il Tar Sicilia aveva ritenuto “l’errore come una irregolarità tale da non influire sulla sincerità e sulla libertà della preferenza e non in grado di inficiare le operazioni, ritenendo prevalente il principio generale della conservazione del voto”.

“La mia ricandidatura non sarà una scelta personale”

Sentenza ribaltata invece in appello dal Cga. “Come amministrazione non eravamo usciti allo scoperto, non più di tanto” – ha spiegato Pitruzzella – Sulla mia ricandidatura, posso dire che la decisione non sarà personale, ma verrà concertata con il partito (il Pd ndr.). Io ho però il dovere di non sottrarmi al giudizio degli elettori. Considerato che la sentenza è inappellabile, per me il terzo grado di giudizio sarà dato dal responso degli elettori. Saranno i cittadini di Campobello a dire se l’amministrazione Pitruzzella merita o meno di proseguire il suo mandato”