Pesca

Canale di Sicilia, attività interrotte per le trivellazioni: arriva il risarcimento per i pescatori

Gli elenchi sono stati pubblicati. È arrivato il risarcimento per i pescatori che hanno dovuto smettere di lavorare nel canale di Sicilia a causa dei lavori di posa dei gasdotti che collegheranno i giacimenti di gas metano Argo e Cassiopea. A breve, alle 145 imprese verrà liquidata la prima rata, mentre la seconda andrà pagata entro il prossimo 30 giugno. In particolare, 87 fanno riferimento alla marineria di Licata, e riceveranno un totale di 2 milioni di euro con la prima rata e 1 milione 700 mila euro con la seconda. Altri 47 sono i beneficiari che si riferiscono alla marineria di Porto Empedocle. Per loro, subito 850 mila euro, e successivamente verranno versati 708 mila euro. Infine, 11 sono le aziende che si riferiscono alla marineria di Gela: con la prima rata verranno pagati 83 mila euro, mentre con la seconda gli interessati riceveranno altri 69 mila euro.

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È la fine di una lunga vertenza

Gli elenchi sono stati pubblicati dal dipartimento regionale della Pesca mediterranea. Si sta così chiudendo una lunga e combattuta vertenza, che ha visto da una parte l’Eni e dall’altra i pescatori che hanno toccato con mano come la propria attività sia stata fortemente limitata dai lavori in corso. L’accordo tra le parti è stato chiuso la scorsa estate, con grande soddisfazione del governo regionale che ha voluto sottolineare, a suo tempo, come l’intesa raggiunta abbia permesso il riconoscimento delle notevoli limitazioni subite dai pescatori a causa dei lavori di posa dei gasdotti che serviranno a collegare i giacimenti Argo e Cassiopea nel Canale di Sicilia.

Il primo elenco era stato pubblicato a novembre 2023

L’elenco provvisorio dei pescatori che hanno diritto al risarcimento era stato redatto nel mese di novembre dello scorso anno e pubblicato sul sito istituzionale del dipartimento regionale della Pesca Mediterranea, per consentire ad eventuali ulteriori soggetti che abbiano ritenuto di essere in possesso dei requisiti territoriali, soggettivi ed oggettivi per l’accesso alla misura compensativa, di segnalare la propria posizione per poter essere inseriti nella lista. L’elenco definitivo contiene il nome dell’imbarcazione e del proprietario, il numero di iscrizione ai registri nazionali e dell’Unione Europea, il porto di base e la data di registrazione o armamento. Ancora, è stato indicato se il proprietario dell’imbarcazione sia autonomo o associato ad una cooperativa e il contributo spettante, suddiviso nelle due rate previste.

I lavori sono cominciati nel 2021

I lavori all’impianto di trattamento del gas sono stati avviati nel 2021. Si tratta di uno dei progetti più importanti del protocollo d’intesa per l’area di Gela del 2014, in linea con la strategia della società per la valorizzazione del gas naturale come fonte energetica a basse emissioni. Il gas (99% metano) estratto dai giacimenti Argo e Cassiopea e trattato dall’impianto di Gela, a partire dalla fine del 2024, avrà una portata di picco equivalente a più di 7 volte l’attuale produzione di gas in Sicilia e a più del 30% dei consumi gas della Sicilia. L’estrazione dai campi offshore avverrà tramite uno sviluppo interamente sottomarino senza emissioni e privo di impatto visivo a mare. Il gas verrà poi inviato al nuovo impianto di trattamento, all’interno dell’area della raffineria di Gela, tramite una linea sottomarina di 60 km di lunghezza.