Agrigento

Capitale Cultura 2025, adesso la città di Agrigento ci crede

AGRIGENTO – Agrigento e altre 15 città italiane hanno presentato la manifestazione d’interesse al Ministero della Cultura per partecipare al titolo di “Capitale italiana della cultura” per l’anno 2025.

In questi mesi il sindaco di Agrigento Franco Miccichè insieme al presidente del consorzio universitario di Agrigento, Nenè Mangiacavallo, hanno incontrato i primi cittadini della provincia, associazioni, imprese, singoli cittadini, per lavorare tutti insieme al dossier che dovrà essere presentato al ministero entro il 13 settembre.

“Non vince la città più bella ma dobbiamo dimostrare col bello quello che noi riusciremo a fare per Agrigento creando uno staff che possa interagire per portare avanti il progetto”. Così il primo cittadino Franco Miccichè a margine della conferenza stampa di presentazione del logo e del sito della candidatura. “Speriamo di raggiungere l’obiettivo, è importante non solo dal punto di vista turistico ma anche economico”.

Un telamone impegnato a tenere in piedi Agrigento, suddiviso in quattro parti, che si rifanno ai quattro elementi del filosofo Empedocle, colorate secondo il singolo elemento: rosso a fiamme per il fuoco, azzurro a vortici per l’aria, color oro a strisce per la terra e a bollicine celesti per l’acqua. Questo è l’incipit del logo realizzato dall’architetto Barbara Spallitta.

Ad occuparsi dell’elaborazione del dossier l’associazione culturale MeNo di cui è presidente il dott. Roberto Albergoni e vicepresidente la dottoressa Margherita Orlando; la valutazione si concluderà entro il 17 gennaio 2023. Il titolo di Capitale italiana della cultura, voluto dal Ministro della Cultura Dario Franceschini, viene conferito per la durata di un anno e la città vincitrice riceve un milione di euro per la realizzazione del progetto.

“Non ci sono solo presupposti, ma abbiamo tutte le carte in regola per poter vincere il concorso”, ha affermato Nenè Mangiavallo presidente dell’Ecua di Agrigento. Noi ci crediamo il nostro punto di forza è la cultura ed è anche quello di aver coinvolto, in questo progetto, l’intero territorio provinciale”.