Musica

Carmen Consoli, esce il nuovo album, “volevo fare la rockstar”

Una lampadina per microfono, un cavo elettrico, un po’ di fantasia e un sogno su tutti: “stare su un palco, suonare una chitarra vera, fare musica e palloni giganti con una gomma da masticare”. Il suo sogno, Carmen Consoli, è riuscita a trasformarlo in realtà. E, a sei anni dall’ultimo lavoro in studio “L’abitudine di Tornare”, torna con l’album di inediti “Volevo fare la rockstar” (Narciso/Polydor), in uscita il 24 settembre.

Cosa racconta il nuovo album?

Un disco in cui, tra atmosfere oniriche e fiabesche, racconta molto di sé e di quella bambina cresciuta a Catania negli anni Ottanta, tra faide di mafia e morti ammazzati per strada. Un disco che pesca nel passato per recuperare un’identità ma racconta anche il presente, con le sue paure, le sue ombre e i progetti in divenire.

“Faccio sempre recupero della memoria – racconta la cantautrice, che è stata tra i protagonisti dell’omaggio a Franco Battiato all’Arena di Verona, “la sua ironia e la sua generosità sono i lasciti più grandi” -, ricordo sempre a me stessa da dove sono partita.

Ho rispetto del mio passato, lo riscrivo e lo reinterpreto. Ma allo stesso tempo imparo, studio, leggo, incontro persone: se non vivo cosa devo scrivere. Vivo sei anni e poi scrivo un disco, non ho fretta”. Tanti gli echi di generi e ambientazioni musicali d’ogni tempo e ogni dove: i riff di basso in stile Motown di Sta succedendo, l’ironia di un andamento un po’ Surf in Mago magone, il Bolero anni Trenta e le orchestre anni Cinquanta ricche di legni e strumentini in Le cose di sempre e i suoni caraibici e il mood da folk singer americana in Armonie numeriche.