Il caro energia continua a essere un peso insostenibile per grandi imprese, piccole attività e famiglie.
I rincari toccati in queste caldissime settimane – non soltanto sotto il profilo climatico – stanno ormai raggiungendo costi record, rappresentando sempre più un fardello per i conti economici.
A partire dal mese di ottobre, poi, è previsto un importante aumento delle bollette, con un possibile raddoppio delle tariffe.
Mentre a Bruxelles si discute animatamente della possibile applicazione di un tetto al prezzo del gas, in Italia si inizia a parlare di un ulteriore pacchetto di interventi che il Governo Draghi potrebbe mettere in atto per alleviare le spese dei cittadini.
Così come annunciato giovedì 8 settembre dal Consiglio dei Ministri, l’esecutivo sta attualmente ragionando sull’adozione di un “decreto-legge diretto a contrastare gli effetti, su famiglie, imprese ed enti, dei più recenti aumenti del prezzo di gas ed energia”.
Il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha presentato un’informativa riguardante le risorse attualmente disponibili per essere impiegate come coperture per il possibile decreto Aiuti ter.
Si tratta di un “tesoretto” di 6,2 miliardi che potrebbe comunque essere raddoppiato raggiungendo la cifra di 12 miliardi. L’utilizzo delle risorse dovrebbe avvenire senza scostamento di bilancio.
I tempi però stringono e diviene sempre più urgente approvare l’impiego delle risorse economiche prima delle elezioni del 25 settembre. Con l’impegno elettorale in mezzo, infatti, Camera e Senato non si riuniranno infatti prima del 13 ottobre.
La discussione arriverà in Parlamento la prossima settimana. La data designata potrebbe essere quella di giovedì 15 settembre, con il successivo Consiglio dei Ministri che si occuperà di dare il definitivo via libera al decreto.
Il dibattito sul decreto Aiuti ter si intreccia con quello sulla conversione del dl Aiuti bis, per il quale si sono verificati diversi stalli. In particolare, il voto si è arenato sul tema del Superbonus 110% per il quale il M5S sta attualmente portando avanti un “braccio di ferro” con il Governo.
Anche questo decreto-legge dovrà essere varato in fretta nei prossimi giorni. In questo caso, la discussione dovrebbe riprendere martedì 13 settembre.