Cronaca

Caro gasolio, a Sciacca i pescatori bruciano tessere elettorali: “Da politica nessuna risposta”

Prosegue la protesta dei pescatori Sciacca (in provincia di Agrigento) contro il fenomeno del caro gasolio. In segno di dissenso, i pescatori hanno bruciato le loro tessere elettorali.

“Così manifestiamo dissenso”

“È un modo per manifestare il nostro malessere nei confronti di una classe politica che non riesce a dare risposte al nostro settore”, ha detto Salvatore Scaduto, presidente della cooperativa “Madonna del Soccorso”, che raggruppa buona parte degli armatori della locale flotta peschereccia.

Caduto nel vuoto, quindi, l’appello lanciato nelle scorse ore dall’assessore regionale alla Pesca, Toni Scilla, il quale aveva chiesto ai pescatori di tornare in mare e sospendere lo stallo.

Lunedì porti bloccati

Per la giornata di lunedì 13 giugno sono attese ulteriori proteste, con il blocco dei porti di Catania, Trapani e Sciacca. Prevista anche una manifestazione pacifica dei pescherecci sullo Stretto di Messina.