Politica

“Non ci sono più posti in aereo”, il governatore Schifani rientrerà a Palermo in nave

Palermo-Roma in aereo solo con Ita e Ryanair. Ma tra tariffe alte e solo due vettori, c’è chi è costretto rientrare con altri mezzi di trasporto. Tra questi il governatore della Sicilia, Renato Schifani che non ha più trovato posti disponibili in aereo e ha dovuto dirottare la scelta sulla nave.

«Mercoledì prossimo dovrò rientrare in serata a Palermo da Roma ma non ci sono più posti in aereo a causa della esiguità dei voli messi a disposizione da Ita – denuncia Schifani –. Rientrerò, quindi, da Napoli con la nave. E, come me, sono tanti i siciliani che si troveranno in questa stessa situazione. Mi chiedo: tutto ciò può essere considerato normale in un Paese come il nostro?». Il presidente della Regione Siciliana oggi aveva già annunciato l’intenzione di denunciare all’Antitrust il “cartello” tra Ita e Ryanair sulla rotta Palermo-Roma in quanto unici vettori ad operare su quel percorso.

Tariffe troppo alte per volare in Italia

Da Palermo, tra l’altro, costa meno prendere un aereo per andare a Parigi invece che volare a Roma o per recarsi a Barcellona piuttosto che a Milano. Facendo alcune simulazioni conviene staccare il biglietto Palermo-Parigi con scalo a Roma e scendere nella capitale. Il caro voli si ripropone periodicamente per i siciliani e Renato Schifani è l’ultimo presidente della Regione che si occupa della vicenda prendendo posizione: “Lo scandalo del caro voli che da tempo colpisce i siciliani deve trovare una risposta, immediata ed efficace. La Regione Sicilia denuncerà la questione all’Antitrust, coinvolgendo i migliori avvocati esperti del settore. Ma serve anche più attenzione da parte del governo”.

La denuncia di Schifani

“È inaccettabile – spiega il governatore siciliano – che a minare il diritto alla mobilità dei cittadini sia una compagnia a capitale totalmente pubblico come Ita, impegnata in un cartello con Ryanair sulla rotta Palermo-Roma in quanto unici vettori ad operare su quel percorso. Torno perciò a chiedere al governo di farsi sentire, ed in particolare modo al Mef, al quale da tempo abbiamo posto anche altri temi urgenti su cui non abbiamo ancora ottenuto risposte. Il gran lavoro e l’encomiabile impegno del ministro Urso sulla vicenda Lukoil, con il salvataggio di migliaia di posti di lavoro, dimostrano che, volendo, i problemi possono essere risolti”, conclude.

Si muove anche il Pd

I deputati siciliani del Pd hanno presentato un’interrogazione a risposta depositata in commissione al ministro degli Affari Europei, Raffaele Fitto e al ministro dei Trasporti, Matteo Salvini chiedendo “quali iniziative intenda assumere il governo, con la massima urgenza, per promuovere un incontro con le compagnie aeree al fine di riportare i costi dei biglietti a livelli di congruità e di accessibilità per tutti garantendo il diritto alla raggiungibilità della Sicilia”.